I “metodi statici non lineari” per la valutazione della risposta sismica delle strutture hanno conquistato negli anni un consenso sempre più ampio nella comunità scientifica, tanto che il loro uso è oggi consentito da diverse normative antisismiche. Nella maggior parte dei casi l’approccio di tali codici si basa sul metodo N2 proposto da Fajfar [1], il quale richiede, come passaggio intermedio, la definizione di un sistema SDOF equivalente ad un grado di libertà. Questo rende l’applicazione di tali metodi piuttosto macchinosa e concettualmente complessa. Per superare tale limite sono stati proposti alcuni metodi che escludono il passaggio per il sistema SDOF e determinano la risposta sismica della struttura attraverso una più semplice analisi modale della struttura opportunamente corretta. Tra questi risulta di particolare interesse il metodo N1 proposto da Ghersi et al. [2,3]. Tale metodo fornisce gli stessi risultati del metodo N2 per quanto concerne l’analisi statica non lineare con distribuzione di forze proporzionale al primo modo di vibrare, mentre per quanto concerne l’analisi statica non lineare con distribuzione di forze proporzionale alle masse di piano presenta dei risultati differenti sovrastimando la risposta sismica per periodi principali della struttura alti e sottostimandola nel caso opposto. Nel presente articolo viene effettuata una validazione del metodo N1 attraverso un’ampia analisi parametrica su telai di acciaio e c.a. caratterizzati da diversi periodi propri e gradi di regolarità. Viene inoltre proposta una possibile correzione al metodo che, nelle analisi di pushover con distribuzione di forze costante permette di ottenere dei risultati vicini a quelli che si otterrebbero utilizzando il metodo N2 di oramai comprovata validità.

Validazione del metodo N1 per le analisi di pushover e proposta di un fattore correttivo

SCOTTA, ROBERTO;GIORGI, PAOLO
2011

Abstract

I “metodi statici non lineari” per la valutazione della risposta sismica delle strutture hanno conquistato negli anni un consenso sempre più ampio nella comunità scientifica, tanto che il loro uso è oggi consentito da diverse normative antisismiche. Nella maggior parte dei casi l’approccio di tali codici si basa sul metodo N2 proposto da Fajfar [1], il quale richiede, come passaggio intermedio, la definizione di un sistema SDOF equivalente ad un grado di libertà. Questo rende l’applicazione di tali metodi piuttosto macchinosa e concettualmente complessa. Per superare tale limite sono stati proposti alcuni metodi che escludono il passaggio per il sistema SDOF e determinano la risposta sismica della struttura attraverso una più semplice analisi modale della struttura opportunamente corretta. Tra questi risulta di particolare interesse il metodo N1 proposto da Ghersi et al. [2,3]. Tale metodo fornisce gli stessi risultati del metodo N2 per quanto concerne l’analisi statica non lineare con distribuzione di forze proporzionale al primo modo di vibrare, mentre per quanto concerne l’analisi statica non lineare con distribuzione di forze proporzionale alle masse di piano presenta dei risultati differenti sovrastimando la risposta sismica per periodi principali della struttura alti e sottostimandola nel caso opposto. Nel presente articolo viene effettuata una validazione del metodo N1 attraverso un’ampia analisi parametrica su telai di acciaio e c.a. caratterizzati da diversi periodi propri e gradi di regolarità. Viene inoltre proposta una possibile correzione al metodo che, nelle analisi di pushover con distribuzione di forze costante permette di ottenere dei risultati vicini a quelli che si otterrebbero utilizzando il metodo N2 di oramai comprovata validità.
2011
Atti del XIV Convegno ANIDIS “L'Ingegneria Sismica in Italia”
XIV Convegno ANIDIS “L'Ingegneria Sismica in Italia”
9788875220402
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