Versione aggiornata dell’omologo contributo elaborato per la prima edizione dell’opera (2002), la quale sintetizza tre livelli delle questioni giuridiche: i principi e le nozioni fondamentali, la disciplina nella sua evoluzione e nello stato presente, i casi concreti in cui i due livelli precedenti trovano verifica nella prassi. Prima di soffermare l’attenzione sulle singole figure criminose, l’opera premette la verifica dell’ipotesi che la famiglia rappresenti un bene giuridico autonomo e determinato, nonché, in via ulteriormente pregiudiziale e strumentale, della questione se il diritto penale abbia assunto a presupposto della propria elaborazione una concezione autonoma di famiglia. Nella stessa direzione, viene preliminarmente affrontata pure la (connessa) tematica inerente alla possibile enucleazione di una oggettività giuridica unitaria del Capo “dei delitti contro il matrimonio” e, quindi, all’individuazione del matrimonio quale oggetto di tutela delle fattispecie ivi attualmente contemplate, con “funzione discriminante” tra differenti tipologie di unione. Segue la trattazione della bigamia, nell’ambito della quale viene dedicata particolare attenzione al “matrimonio avente effetti civili” quale presupposto del reato e, nel contempo, oggetto della condotta tipica, con le possibili implicazioni derivanti, oltre che dall’inesistenza dello stesso, da alcune ipotesi peculiari. L’esposizione, altresì, offre una sintetica ricostruzione del dibattito che storicamente concerne l’individuazione dell’evento rilevante, qui individuato nella creazione di una ulteriore società familiare “antagonista” rispetto a quella precedentemente creata dal bigamo, per dedicare, nel prosieguo, maggiore spazio agli aspetti di carattere eminentemente applicativo. A tal riguardo, si segnalano, sul piano dell’elemento soggettivo, le questioni che concernono le cause di esclusione della colpevolezza e l’errore, nonché, sul piano delle forme di manifestazione del reato, quella che attiene all’individuazione della soglia minima di attività che origina un tentativo punibile. Dopo alcuni cenni sulla causa speciale di estinzione del delitto di bigamia, la sezione si chiude con un breve excursus sulla prescrizione del reato e su alcuni profili processuali. Con riguardo alla fattispecie di induzione al matrimonio mediante inganno, gli aspetti di maggiore criticità specificamente affrontati sono quelli che attengono la nozione di “mezzi fraudolenti” e, come per la bigamia, l’individuazione dell’evento. Per tutti questi temi, secondo il piano dell’opera, all’esposizione teorica, per il tramite delle opinioni della dottrina, si accompagna la citazione ragionata delle pronunce giurisprudenziali.

Delitti contro il matrimonio

BORSARI, RICCARDO
2011

Abstract

Versione aggiornata dell’omologo contributo elaborato per la prima edizione dell’opera (2002), la quale sintetizza tre livelli delle questioni giuridiche: i principi e le nozioni fondamentali, la disciplina nella sua evoluzione e nello stato presente, i casi concreti in cui i due livelli precedenti trovano verifica nella prassi. Prima di soffermare l’attenzione sulle singole figure criminose, l’opera premette la verifica dell’ipotesi che la famiglia rappresenti un bene giuridico autonomo e determinato, nonché, in via ulteriormente pregiudiziale e strumentale, della questione se il diritto penale abbia assunto a presupposto della propria elaborazione una concezione autonoma di famiglia. Nella stessa direzione, viene preliminarmente affrontata pure la (connessa) tematica inerente alla possibile enucleazione di una oggettività giuridica unitaria del Capo “dei delitti contro il matrimonio” e, quindi, all’individuazione del matrimonio quale oggetto di tutela delle fattispecie ivi attualmente contemplate, con “funzione discriminante” tra differenti tipologie di unione. Segue la trattazione della bigamia, nell’ambito della quale viene dedicata particolare attenzione al “matrimonio avente effetti civili” quale presupposto del reato e, nel contempo, oggetto della condotta tipica, con le possibili implicazioni derivanti, oltre che dall’inesistenza dello stesso, da alcune ipotesi peculiari. L’esposizione, altresì, offre una sintetica ricostruzione del dibattito che storicamente concerne l’individuazione dell’evento rilevante, qui individuato nella creazione di una ulteriore società familiare “antagonista” rispetto a quella precedentemente creata dal bigamo, per dedicare, nel prosieguo, maggiore spazio agli aspetti di carattere eminentemente applicativo. A tal riguardo, si segnalano, sul piano dell’elemento soggettivo, le questioni che concernono le cause di esclusione della colpevolezza e l’errore, nonché, sul piano delle forme di manifestazione del reato, quella che attiene all’individuazione della soglia minima di attività che origina un tentativo punibile. Dopo alcuni cenni sulla causa speciale di estinzione del delitto di bigamia, la sezione si chiude con un breve excursus sulla prescrizione del reato e su alcuni profili processuali. Con riguardo alla fattispecie di induzione al matrimonio mediante inganno, gli aspetti di maggiore criticità specificamente affrontati sono quelli che attengono la nozione di “mezzi fraudolenti” e, come per la bigamia, l’individuazione dell’evento. Per tutti questi temi, secondo il piano dell’opera, all’esposizione teorica, per il tramite delle opinioni della dottrina, si accompagna la citazione ragionata delle pronunce giurisprudenziali.
2011
Diritto penale della famiglia
9788814160950
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