Lo studio presenta un’attualizzazione storico-ideologica del soggetto sacro in pieno periodo post-tridentino. Il trattamento epico dell’eroina biblica documentato elabora una rivisitazione mariana del personaggio che ne prescrive femminea dolcezza e virile determinazione nel combattere, sconfiggendole, l’empia intemperanza del barbaro Scita e l’ybris luciferina dell’eretico. L’apologetica assunzione a soggetto per eccellenza poetabile promosso a suo riguardo dalla cultura cattolica del tempo le impone di coniugare insieme la «beltà lasciva» della pagana Armida e la neglecta venustas della cristiana Sofronia, l’una e l’altra intridendo dell’allegorico combattimento tra vizi e virtù in suo nome inscenato sin dal V secolo nella Psychomachia di Prudenzio.
Icona della chiesa, “figura” di Maria. Giuditta nell’epica italiana tra Cinque e Seicento
BORSETTO, LUCIANA
2011
Abstract
Lo studio presenta un’attualizzazione storico-ideologica del soggetto sacro in pieno periodo post-tridentino. Il trattamento epico dell’eroina biblica documentato elabora una rivisitazione mariana del personaggio che ne prescrive femminea dolcezza e virile determinazione nel combattere, sconfiggendole, l’empia intemperanza del barbaro Scita e l’ybris luciferina dell’eretico. L’apologetica assunzione a soggetto per eccellenza poetabile promosso a suo riguardo dalla cultura cattolica del tempo le impone di coniugare insieme la «beltà lasciva» della pagana Armida e la neglecta venustas della cristiana Sofronia, l’una e l’altra intridendo dell’allegorico combattimento tra vizi e virtù in suo nome inscenato sin dal V secolo nella Psychomachia di Prudenzio.Pubblicazioni consigliate
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