Le tartarughe marine, rettili completamente adattati alla vita acquatica, sono presenti durante tutto l’anno nei nostri mari e utilizzano il mar Adriatico in particolare per lo svernamento. Molte sono le minacce che interessano queste popolazioni nel mar Mediterraneo come nel resto del mondo, prima tra tutte quella costituita dalle attività dell’uomo: dalla pesca al traffico nautico, all’inquinamento, fino alla perdita delle spiagge di nidificazione dovuta allo sviluppo turistico. Questo lavoro riassume i dati emersi dallo studio degli esemplari di tartarughe marine riferiti al Dipartimento di Sanità Pubblica, Patologia Comparata ed Igiene veterinaria della Facoltà di Medicina Veterinaria nel periodo Giugno 2009- Ottobre 2010, anche in collaborazione con diverse Autorità civili della Regione Veneto (Museo di Storia Naturale di Venezia, WWF, AUSLL, Capitanerie di Porto, Protezione Civile e Vigili del Fuoco). Delle 26 carcasse esaminate (10 nel periodo Giugno-Dicembre 2009 e 16 nel periodo Gennaio-Ottobre 2010), 25 animali appartenevano alla specie Caretta caretta e uno alla specie Dermochelys coriacea. Analizzando i molteplici risultati ottenuti, si conclude dunque che lo stato di salute generale della popolazione di C. caretta che giunge nel mar Adriatico settentrionale è buono e che l’unica vera minaccia per queste specie è rappresentata dalle attività dell’uomo, anche se l’impatto delle attività di pesca è risultato minimo rispetto ad altre aree d’Italia in cui sono stati condotti studi simili.
PRINCIPALI RILIEVI PATOLOGICI E PARASSITI OSSERVATI IN TARTARUGHE MARINE SPIAGGIATE NELL'ALTO ADRIATICO (ANNI 2009-2010)
POPPI, LISA;MARCER, FEDERICA;E. Marchiori
2011
Abstract
Le tartarughe marine, rettili completamente adattati alla vita acquatica, sono presenti durante tutto l’anno nei nostri mari e utilizzano il mar Adriatico in particolare per lo svernamento. Molte sono le minacce che interessano queste popolazioni nel mar Mediterraneo come nel resto del mondo, prima tra tutte quella costituita dalle attività dell’uomo: dalla pesca al traffico nautico, all’inquinamento, fino alla perdita delle spiagge di nidificazione dovuta allo sviluppo turistico. Questo lavoro riassume i dati emersi dallo studio degli esemplari di tartarughe marine riferiti al Dipartimento di Sanità Pubblica, Patologia Comparata ed Igiene veterinaria della Facoltà di Medicina Veterinaria nel periodo Giugno 2009- Ottobre 2010, anche in collaborazione con diverse Autorità civili della Regione Veneto (Museo di Storia Naturale di Venezia, WWF, AUSLL, Capitanerie di Porto, Protezione Civile e Vigili del Fuoco). Delle 26 carcasse esaminate (10 nel periodo Giugno-Dicembre 2009 e 16 nel periodo Gennaio-Ottobre 2010), 25 animali appartenevano alla specie Caretta caretta e uno alla specie Dermochelys coriacea. Analizzando i molteplici risultati ottenuti, si conclude dunque che lo stato di salute generale della popolazione di C. caretta che giunge nel mar Adriatico settentrionale è buono e che l’unica vera minaccia per queste specie è rappresentata dalle attività dell’uomo, anche se l’impatto delle attività di pesca è risultato minimo rispetto ad altre aree d’Italia in cui sono stati condotti studi simili.Pubblicazioni consigliate
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