Si consolida l'orientamento della Cassazione favorevole all'applicazione dell'art. 2932 c.c. in caso di illegittimo diniego di assunzione del disabile nel "nuovo" sistema del collocamento mirato

Nell’articolo si affronta una questione “antica” in tema di collocamento obbligatorio, sulla quale un orientamento giurisprudenziale consolidato (che da sempre nega l’utilizzabilità dell’art. 2932 c.c. in caso di illegittimo diniego di assunzione dei disabili) si trova a “fare i conti” con una serie di modifiche normative che costringono i giudici del lavoro a rivedere le proprie posizioni. Ed infatti una corretta lettura della l. n. 68/99 (che tiene conto sia delle singole disposizioni sulla procedura di avviamento e di assunzione, sia della ratio complessiva del nuovo sistema del “collocamento mirato”) portano ad affermare che, diversamente dal passato, dalla procedura preassuntiva del disabile è agevolmente desumibile quella manifestazione di volontà, proveniente dalla parte datoriale, in ordine al futuro oggetto del contratto, che costituisce la condizione indefettibile per l’applicazione giudiziale dell’art. 2932 c.c.