Il genere Ranavirus della famiglia Iridoviridae, è causa di gravi malattie con massive mortalità in pesci anfibi e rettili. Lo xenopo liscio o”African clawed frog,” Xenopus laevis (Daudin,1802), rana endemica dell’Africa Australe ed importante organismo modello negli studi di biologia evolutiva dello sviluppo, è stato oggetto di un’indagine al fine di valutare la sensibilità a ranavirus. Girini di Xenopus laevis, mantenuti in vasche termostatate (25°C) e dotate di areazione, risultati negativi a test virologici per la ricerca di ranavirus e di altre infezioni virali, sono stati sottoposti a infezione sperimentale. Il “challenge”è stato effettuato per bagno di durata variabile con un ceppo di referenza (REV-Like) isolato presso il Centro Specialistico Dipartimentale di Ittiopatologia dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie ad una titolazione nota (104.50 DICT 50/ml). Sono stati, quindi, raccolti campioni per indagini virologiche, istologiche, immunoistochimiche e biomolecolari. L’analisi virologica, con semina su colture cellulari EPC ha mostrato un significativo effetto citopatico. La presenza del virus è stata confermata attraverso immunofluorescenza, indagini biomolecolari con DNA polimerasi e neuro filamento (NF-H1 primers). L’infezione virale non era associata a sintomatologia o mortalità. L’osservazione dei preparati istologici su tessuti ed organi (cute, branchie, tessuto emopoietico, rene, fegato, milza, cuore) non ha rilevato caratteristiche lesioni riferibili a un danno virale ma solo alterazioni aspecifiche su sette tra i soggetti sottoposti ad infezione (lieve edema diffuso, moderata congestione, lievi emorragie focalmente distribuite). Il reisolamento virale, l’assenza di mortalità e di lesioni significative inducono a ritenere Xenopus laevis, come organismo sensibile all’infezione in assenza di malattia, e quindi possibile organismo portatore.
PROVE DI INFEZIONE SPERIMENTALE DI Xenopus laevis (Daudin,1802) CON RANAVIRUS: RISULTATI PRELIMINARI.
POPPI, LISA;QUAGLIO, FRANCESCO
2011
Abstract
Il genere Ranavirus della famiglia Iridoviridae, è causa di gravi malattie con massive mortalità in pesci anfibi e rettili. Lo xenopo liscio o”African clawed frog,” Xenopus laevis (Daudin,1802), rana endemica dell’Africa Australe ed importante organismo modello negli studi di biologia evolutiva dello sviluppo, è stato oggetto di un’indagine al fine di valutare la sensibilità a ranavirus. Girini di Xenopus laevis, mantenuti in vasche termostatate (25°C) e dotate di areazione, risultati negativi a test virologici per la ricerca di ranavirus e di altre infezioni virali, sono stati sottoposti a infezione sperimentale. Il “challenge”è stato effettuato per bagno di durata variabile con un ceppo di referenza (REV-Like) isolato presso il Centro Specialistico Dipartimentale di Ittiopatologia dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie ad una titolazione nota (104.50 DICT 50/ml). Sono stati, quindi, raccolti campioni per indagini virologiche, istologiche, immunoistochimiche e biomolecolari. L’analisi virologica, con semina su colture cellulari EPC ha mostrato un significativo effetto citopatico. La presenza del virus è stata confermata attraverso immunofluorescenza, indagini biomolecolari con DNA polimerasi e neuro filamento (NF-H1 primers). L’infezione virale non era associata a sintomatologia o mortalità. L’osservazione dei preparati istologici su tessuti ed organi (cute, branchie, tessuto emopoietico, rene, fegato, milza, cuore) non ha rilevato caratteristiche lesioni riferibili a un danno virale ma solo alterazioni aspecifiche su sette tra i soggetti sottoposti ad infezione (lieve edema diffuso, moderata congestione, lievi emorragie focalmente distribuite). Il reisolamento virale, l’assenza di mortalità e di lesioni significative inducono a ritenere Xenopus laevis, come organismo sensibile all’infezione in assenza di malattia, e quindi possibile organismo portatore.Pubblicazioni consigliate
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.