In questo articolo si analizza il ruolo dello statistico, così come è visto dai datori di lavoro. A tale scopo si utilizza un approccio comparativo, ossia si confronta l’immagine dello statistico con quella di altre figure professionali potenzialmente concorrenti. I datori di lavoro sono identificati mediante i tutor degli stage effettuati da laureandi, e l’indagine si basa sui giudizi sullo stagiaire e su opinioni sulle abilità e competenze dello statistico confrontate con quelle di altri laureati. Mediante l’analisi delle preferenze si giunge a sistemi di pesi attribuibili alle diverse facoltà per una serie di attività, alcune usualmente svolte in ogni lavoro “da laureato” e altre tipiche dello statistico. I risultati mostrano che lo statistico è visto come un ottimo tecnico, ma destinato quasi esclusivamente all’analisi dei dati, mentre è carente nella capacità di inserirsi appieno nel’ambiente lavorativo e di comunicare in modo efficace i risultati delle analisi statistiche. Nell’articolo si discute sulla possibile formazione dello statistico e si forniscono dei suggerimenti per migliorare l’immagine presso i giovani, le loro famiglie e i datori di lavoro
L’immagine e il ruolo dello statistico nel mondo del lavoro
BOCCUZZO, GIOVANNA
2011
Abstract
In questo articolo si analizza il ruolo dello statistico, così come è visto dai datori di lavoro. A tale scopo si utilizza un approccio comparativo, ossia si confronta l’immagine dello statistico con quella di altre figure professionali potenzialmente concorrenti. I datori di lavoro sono identificati mediante i tutor degli stage effettuati da laureandi, e l’indagine si basa sui giudizi sullo stagiaire e su opinioni sulle abilità e competenze dello statistico confrontate con quelle di altri laureati. Mediante l’analisi delle preferenze si giunge a sistemi di pesi attribuibili alle diverse facoltà per una serie di attività, alcune usualmente svolte in ogni lavoro “da laureato” e altre tipiche dello statistico. I risultati mostrano che lo statistico è visto come un ottimo tecnico, ma destinato quasi esclusivamente all’analisi dei dati, mentre è carente nella capacità di inserirsi appieno nel’ambiente lavorativo e di comunicare in modo efficace i risultati delle analisi statistiche. Nell’articolo si discute sulla possibile formazione dello statistico e si forniscono dei suggerimenti per migliorare l’immagine presso i giovani, le loro famiglie e i datori di lavoroPubblicazioni consigliate
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