L’immissione in alveo di grandi quantità di detriti legnosi viene generalmente a coincidere con i fenomeni di piena. In tali occasioni vengono infatti interessate dalla corrente banche e aree golenali dove, a causa della naturale mortalità delle specie arboree e dell’assenza di regolare manutenzione, sono spesso presenti singoli tronchi e ammassi di detriti. Durante la piena, in relazione ai tiranti e alle velocità che di volta in volta si realizzano, tale materiale può essere trascinato in alveo e causare non poco danno alle infrastrutture presenti a valle, addossandosi a spalle e pile dei ponti, e giungendo talvolta fino alla totale ostruzione delle loro luci. Appare quindi del tutto evidente la necessità di definire la mobilità di tronchi e ammassi presenti sulle banche e in golena per poter ottenere una realistica previsione della quantità di materiale immesso durante le piene e definire le priorità d’intervento di manutenzione nei vari tratti del corso d’acqua. A tale scopo nella lezione sono illustrati i risultati di una estesa serie di sperimentazioni utilizzati per tarare un modello numerico interpretativo delle condizioni d’incipiente movimento per i tronchi di dimensioni maggiori con apparato radicale residuo.
EVIDENZE SPERIMENTALI E MODELLAZIONE DEL FENOMENO D’IMMISSIONE DEI DETRITI LEGNOSI IN ALVEO
SALANDIN, PAOLO
2011
Abstract
L’immissione in alveo di grandi quantità di detriti legnosi viene generalmente a coincidere con i fenomeni di piena. In tali occasioni vengono infatti interessate dalla corrente banche e aree golenali dove, a causa della naturale mortalità delle specie arboree e dell’assenza di regolare manutenzione, sono spesso presenti singoli tronchi e ammassi di detriti. Durante la piena, in relazione ai tiranti e alle velocità che di volta in volta si realizzano, tale materiale può essere trascinato in alveo e causare non poco danno alle infrastrutture presenti a valle, addossandosi a spalle e pile dei ponti, e giungendo talvolta fino alla totale ostruzione delle loro luci. Appare quindi del tutto evidente la necessità di definire la mobilità di tronchi e ammassi presenti sulle banche e in golena per poter ottenere una realistica previsione della quantità di materiale immesso durante le piene e definire le priorità d’intervento di manutenzione nei vari tratti del corso d’acqua. A tale scopo nella lezione sono illustrati i risultati di una estesa serie di sperimentazioni utilizzati per tarare un modello numerico interpretativo delle condizioni d’incipiente movimento per i tronchi di dimensioni maggiori con apparato radicale residuo.Pubblicazioni consigliate
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