In questo capitolo verranno descritti i principali interventi di potenziamento della memoria nell’invecchiamento normale. Il tema del possibile potenziamento della memoria (o l’attenuazione del suo declino) è di centrale importanza per assicurare agli anziani una più lunga indipendenza e una migliore qualità di vita. Evidenze sperimentali sempre più numerose dimostrano che è possibile contrastare il calo delle prestazioni mnestiche, associato al normale processo di invecchiamento, grazie alla presenza di una residua plasticità cognitiva anche in età adulta avanzata. Le prime ricerche sul potenziamento della memoria proponevano training il cui obiettivo era l’insegnamento di strategie e mnemotecniche. Nonostante questi interventi abbiano permesso di dimostrare come gli anziani possano apprendere e migliorare la loro memoria, il beneficio ottenuto era limitato all’abilità potenziata e non era estendibile né ad altre abilità né alla quotidianità. Per ovviare ai limiti di tali interventi strategici se ne sono sviluppati altri volti non solo all’insegnamento delle strategie ma anche a modificare l’inadeguato atteggiamento emotivo-motivazionale dell’anziano di fronte a compiti di memoria. Infine, una nuova generazione di studi sta implementando interventi per valutare la possibilità di contrastare l’invecchiamento potenziando i meccanismi o le abilità base della cognizione, come la memoria di lavoro.
Il recupero della memoria
DE BENI, ROSSANA;BORELLA, ERIKA
2011
Abstract
In questo capitolo verranno descritti i principali interventi di potenziamento della memoria nell’invecchiamento normale. Il tema del possibile potenziamento della memoria (o l’attenuazione del suo declino) è di centrale importanza per assicurare agli anziani una più lunga indipendenza e una migliore qualità di vita. Evidenze sperimentali sempre più numerose dimostrano che è possibile contrastare il calo delle prestazioni mnestiche, associato al normale processo di invecchiamento, grazie alla presenza di una residua plasticità cognitiva anche in età adulta avanzata. Le prime ricerche sul potenziamento della memoria proponevano training il cui obiettivo era l’insegnamento di strategie e mnemotecniche. Nonostante questi interventi abbiano permesso di dimostrare come gli anziani possano apprendere e migliorare la loro memoria, il beneficio ottenuto era limitato all’abilità potenziata e non era estendibile né ad altre abilità né alla quotidianità. Per ovviare ai limiti di tali interventi strategici se ne sono sviluppati altri volti non solo all’insegnamento delle strategie ma anche a modificare l’inadeguato atteggiamento emotivo-motivazionale dell’anziano di fronte a compiti di memoria. Infine, una nuova generazione di studi sta implementando interventi per valutare la possibilità di contrastare l’invecchiamento potenziando i meccanismi o le abilità base della cognizione, come la memoria di lavoro.Pubblicazioni consigliate
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