Negli ultimi decenni l’impiego di micropali, non solo come elemento di fondazione ma anche come elemento di consolidamento e rinforzo, è rapidamente aumentato. Ciò è dovuto alla relativa semplicità costruttiva ed esecutiva dei micropali, che richiede attrezzature di dimensioni contenute, agevolmente trasportabili in luoghi difficilmente accessibili. Molto spesso nelle zone montagnose dell’Arco Alpino, dove i terreni sono spesso costituiti da una miscela eterogenea di ghiaie, sabbie con limi e argille inglobanti blocchi di roccia di dimensioni ragguardevoli, i micropali sono una delle poche tecnologie utilizzabili per realizzare fondazioni di fabbricati, paratie ancorate, sottofondazioni di opere di sostegno o per consolidare versanti in frana. Tali terreni sono spesso difficili da caratterizzare da un punto di vista meccanico, a causa della impossibilità di condurre prove in sito, con l’eccezione delle SPT, o eseguire un campionamento indisturbato. In queste condizioni la progettazione dei micropali è affetta da un margine di errore relativamente elevato, nonostante i miglioramenti introdotti anche dalla recente normativa italiana per la progettazione dei pali. In relazione a ciò, l’Università di Padova ha recentemente avviato una collaborazione con Veneto Strade Spa, per realizzare due siti sperimentali, nei quali condurre prove di carico a compressione e trazione su micropali realizzati con la metodologia tradizionale di colatura del fusto. Le formazioni interessate sono quelle caratteristiche di molti depositi delle Alpi Bellunesi, nei quali la componente granulare è spesso prevalente. Sulla base dei risultati ottenuti dai siti sperimentali, lo studio esamina criticamente le ipotesi e le procedure assunte nella progettazione dei micropali in terreni eterogenei. In particolare si cercherà di simulare analiticamente il comportamento del micropalo singolo, al fine di calibrare un metodo di progetto in accordo con la normativa vigente, da applicare in situazioni caratteristiche delle Alpi Bellunesi.

Comportamento dei micropali in terreni eterogenei

SIMONINI, PAOLO;
2011

Abstract

Negli ultimi decenni l’impiego di micropali, non solo come elemento di fondazione ma anche come elemento di consolidamento e rinforzo, è rapidamente aumentato. Ciò è dovuto alla relativa semplicità costruttiva ed esecutiva dei micropali, che richiede attrezzature di dimensioni contenute, agevolmente trasportabili in luoghi difficilmente accessibili. Molto spesso nelle zone montagnose dell’Arco Alpino, dove i terreni sono spesso costituiti da una miscela eterogenea di ghiaie, sabbie con limi e argille inglobanti blocchi di roccia di dimensioni ragguardevoli, i micropali sono una delle poche tecnologie utilizzabili per realizzare fondazioni di fabbricati, paratie ancorate, sottofondazioni di opere di sostegno o per consolidare versanti in frana. Tali terreni sono spesso difficili da caratterizzare da un punto di vista meccanico, a causa della impossibilità di condurre prove in sito, con l’eccezione delle SPT, o eseguire un campionamento indisturbato. In queste condizioni la progettazione dei micropali è affetta da un margine di errore relativamente elevato, nonostante i miglioramenti introdotti anche dalla recente normativa italiana per la progettazione dei pali. In relazione a ciò, l’Università di Padova ha recentemente avviato una collaborazione con Veneto Strade Spa, per realizzare due siti sperimentali, nei quali condurre prove di carico a compressione e trazione su micropali realizzati con la metodologia tradizionale di colatura del fusto. Le formazioni interessate sono quelle caratteristiche di molti depositi delle Alpi Bellunesi, nei quali la componente granulare è spesso prevalente. Sulla base dei risultati ottenuti dai siti sperimentali, lo studio esamina criticamente le ipotesi e le procedure assunte nella progettazione dei micropali in terreni eterogenei. In particolare si cercherà di simulare analiticamente il comportamento del micropalo singolo, al fine di calibrare un metodo di progetto in accordo con la normativa vigente, da applicare in situazioni caratteristiche delle Alpi Bellunesi.
2011
XXIV CNG - Innovazione Tenologica nell'Ingegneria Geotecnica
XXIV Convegno Nazionale di Geotecnica Innovazione Tecnologica nell’Ingegneria Geotecnica
9788897517047
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