Sempre più frequentemente la scuola si trova a dover fronteggiare comportamenti aggressivi, se non apertamente violenti, degli studenti. L’attività sportiva viene riconosciuta da molti autori come uno strumento privilegiato per contrastare questo fenomeno. Lo scopo di questo lavoro è valutare l’efficacia di un intervento focalizzato sui giochi di lotta per contenere le espressioni aggressive di un gruppo di 39 allievi di prima media (età 11-12 anni), confrontato con un campione di controllo di altri 137 studenti, di sei diverse classi, impegnati in tre diverse attività sportive: pallanuoto, pallavolo e nuoto. Ipotizzando che l’istituzionalizzazione della lotta possa dar sfogo all’aggressività ponendole dei limiti socialmente accettabili, si è voluto verificare se attraverso i giochi di lotta, più che attraverso altre attività sportive, fosse possibile stimolare lo sviluppo di abilità sociali quali il rispetto delle regole, il rispetto dei compagni e il riconoscimento dell’avversario come individuo con cui confrontarsi lealmente e non come un ostacolo da abbattere. A conclusione del lavoro è stata constatata nelle due classi sperimentali una riduzione sia del numero di comportamenti aggressivi per unità di tempo, sia del numero degli allievi che li manifestavano, diminuzione che non è stata riscontrata nelle classi di controllo che avevano svolto lezioni dedicate ad altre discipline sportive.

Giochi di lotta e aggressività: un’esperienza nella scuola

CARRARO, ATTILIO;VENTURA, LAURA
2006

Abstract

Sempre più frequentemente la scuola si trova a dover fronteggiare comportamenti aggressivi, se non apertamente violenti, degli studenti. L’attività sportiva viene riconosciuta da molti autori come uno strumento privilegiato per contrastare questo fenomeno. Lo scopo di questo lavoro è valutare l’efficacia di un intervento focalizzato sui giochi di lotta per contenere le espressioni aggressive di un gruppo di 39 allievi di prima media (età 11-12 anni), confrontato con un campione di controllo di altri 137 studenti, di sei diverse classi, impegnati in tre diverse attività sportive: pallanuoto, pallavolo e nuoto. Ipotizzando che l’istituzionalizzazione della lotta possa dar sfogo all’aggressività ponendole dei limiti socialmente accettabili, si è voluto verificare se attraverso i giochi di lotta, più che attraverso altre attività sportive, fosse possibile stimolare lo sviluppo di abilità sociali quali il rispetto delle regole, il rispetto dei compagni e il riconoscimento dell’avversario come individuo con cui confrontarsi lealmente e non come un ostacolo da abbattere. A conclusione del lavoro è stata constatata nelle due classi sperimentali una riduzione sia del numero di comportamenti aggressivi per unità di tempo, sia del numero degli allievi che li manifestavano, diminuzione che non è stata riscontrata nelle classi di controllo che avevano svolto lezioni dedicate ad altre discipline sportive.
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.
Pubblicazioni consigliate

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11577/2466843
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
  • OpenAlex ND
social impact