La trasmissione dell'energia elettrica è alla ricerca di nuove tecnologie che consentano di superare i limiti delle tradizionali linee aeree ed in cavo. Gli Elettrodotti Blindati (EBLI, o GIL, Gas-Insulated Transmission Lines nella letteratura anglosassone) rappresentano un'eccellente opportunità per aumentare la potenza trasmissibile e per risolvere i problemi dell’inquinamento elettromagnetico. La memoria analizza la fattibilità economica degli elettrodotti blindati comparandoli con le linee aeree. In particolare si evidenziano per tali elettrodotti l'incidenza delle minori perdite di energia elettrica e i minori oneri sul territorio conseguenti all’impatto dei campi elettrico e magnetico prodotti. È oggi un dato di fatto che forti vincoli alla realizzazione di impianti nel settore elettrico, siano essi di generazione, di trasmissione o financo di distribuzione, provengono dalla loro accettabilità sociale. Si parla volutamente di accettabilità sociale e non di impatto ambientale per distinguere il più nitidamente possibile i due concetti: mentre l’impatto ambientale tratta gli effetti provocati sull’ambiente, l'accettabilità sociale non è qualificabile con un semplice parametro, ma deve esprimere l'accoglimento da parte del pubblico dell’opera da realizzare. In altre parole, in un mondo ideale in cui tutte le decisioni fossero prese in modo razionale, l’accettabilità sociale dovrebbe convalidare le valutazioni di impatto ambientale; nel mondo reale però, a motivo della soggettività delle percezioni possibili e delle asimmetrie informative, si presentano spesso discrepanze tra l’impatto ambientale e la sua percezione. Ciò porta ad una conflittualità sociale importante, che in alcuni casi può bloccare qualsiasi iniziativa in un certo campo (si pensi alla vicenda del "nucleare" in Italia). È un dato di fatto, comunque, che il decisore pubblico deve in primo luogo conseguire l’accettabilità sociale delle proprie scelte, potendo influire solo indirettamente su di essa tramite la diffusione di una corretta e circostanziata informazione. La trasmissione dell’energia elettrica è oggi al centro di un dibattito acceso tra le parti sociali per la difficoltà di assegnare un valore all’impatto causato sulla salute umana: la percezione degli effetti della esposizione ai campi elettrici e magnetici è estremamente differenziata fra gruppi sociali diversi, con conseguente conflitto tra di essi. Non si vuole entrare qui nel merito della discussione riguardante gli effetti sulla salute prodotti dalla esposizione ai campi elettrici e magnetici a bassa frequenza, quanto piuttosto indagare se esistano soluzioni tecnicamente ed economicamente attuabili e idonee a ridurre i campi stessi in alternativa alle tradizionali linee aeree.
Impatto delle nuove tipologie di elettrodotti blindati sul territorio e sull'economia
BENATO, ROBERTO;LORENZONI, ARTURO;
2000
Abstract
La trasmissione dell'energia elettrica è alla ricerca di nuove tecnologie che consentano di superare i limiti delle tradizionali linee aeree ed in cavo. Gli Elettrodotti Blindati (EBLI, o GIL, Gas-Insulated Transmission Lines nella letteratura anglosassone) rappresentano un'eccellente opportunità per aumentare la potenza trasmissibile e per risolvere i problemi dell’inquinamento elettromagnetico. La memoria analizza la fattibilità economica degli elettrodotti blindati comparandoli con le linee aeree. In particolare si evidenziano per tali elettrodotti l'incidenza delle minori perdite di energia elettrica e i minori oneri sul territorio conseguenti all’impatto dei campi elettrico e magnetico prodotti. È oggi un dato di fatto che forti vincoli alla realizzazione di impianti nel settore elettrico, siano essi di generazione, di trasmissione o financo di distribuzione, provengono dalla loro accettabilità sociale. Si parla volutamente di accettabilità sociale e non di impatto ambientale per distinguere il più nitidamente possibile i due concetti: mentre l’impatto ambientale tratta gli effetti provocati sull’ambiente, l'accettabilità sociale non è qualificabile con un semplice parametro, ma deve esprimere l'accoglimento da parte del pubblico dell’opera da realizzare. In altre parole, in un mondo ideale in cui tutte le decisioni fossero prese in modo razionale, l’accettabilità sociale dovrebbe convalidare le valutazioni di impatto ambientale; nel mondo reale però, a motivo della soggettività delle percezioni possibili e delle asimmetrie informative, si presentano spesso discrepanze tra l’impatto ambientale e la sua percezione. Ciò porta ad una conflittualità sociale importante, che in alcuni casi può bloccare qualsiasi iniziativa in un certo campo (si pensi alla vicenda del "nucleare" in Italia). È un dato di fatto, comunque, che il decisore pubblico deve in primo luogo conseguire l’accettabilità sociale delle proprie scelte, potendo influire solo indirettamente su di essa tramite la diffusione di una corretta e circostanziata informazione. La trasmissione dell’energia elettrica è oggi al centro di un dibattito acceso tra le parti sociali per la difficoltà di assegnare un valore all’impatto causato sulla salute umana: la percezione degli effetti della esposizione ai campi elettrici e magnetici è estremamente differenziata fra gruppi sociali diversi, con conseguente conflitto tra di essi. Non si vuole entrare qui nel merito della discussione riguardante gli effetti sulla salute prodotti dalla esposizione ai campi elettrici e magnetici a bassa frequenza, quanto piuttosto indagare se esistano soluzioni tecnicamente ed economicamente attuabili e idonee a ridurre i campi stessi in alternativa alle tradizionali linee aeree.Pubblicazioni consigliate
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