La ricerca è finalizzata a comprendere e definire il significato dei principali termini emozionali italiani, cercando anche di capire meglio di che cosa parliamo quando parliamo di emozioni, sia in generale, sia di questa o quella specifica emozione. Uno scopo più specifico è analizzare la somiglianza, e le eventuali differenze, tra la conoscenza di termini emozionali in gruppi socioculturali diversi, quali femmine vs maschi, e adolescenti vs giovani adulti, ipotizzando che femmine e maschi, e adolescenti e giovani adulti costituiscano gruppi “socio-culturali” almeno in parte differenti. La ricerca si articola in tre studi, con tre campioni indipendenti, uno di studenti universitari, e due di adolescenti, per un totale di 713 soggetti: (UN) 200 studenti universitari, 100 femmine e 100 maschi, età media 22 anni, gamma 19-28 anni; (AD1) 211 adolescenti, di cui 101 femmine e 110 maschi, frequentanti le classi dalla prima alla quinta di due scuole medie superiori, un Istituto Tecnico a prevalenza femminile, e un Istituto Tecnico Industriale a prevalenza maschile: età media 16,12 anni; (AD2) 302 adolescenti, di cui 145 femmine e 157 maschi, frequentanti la prima e la quarta classe di scuole professionali (N adolescenti totale = 513). La metodologia utilizzata per la raccolta delle produzioni spontanee è il free listing: ai soggetti fu chiesto di scrivere, su di un apposito foglio, tutte le emozioni che venivano loro in mente in cinque minuti di tempo. Il compito fu somministrato collettivamente a gruppi di soggetti - per esempio, in aula, prima o dopo un’ora di lezione. Dopo aver terminato il compito, i soggetti valutavano le emozioni designate dalle parole da essi prodotte lungo le dimensioni di S/Piacevolezza, o tono edonico, Intensità e Durata. I soggetti esprimevano i propri giudizi su fogli di un questionario predisposto che riportava le tre scale sotto ad un rettangolo vuoto in cui essi specificavano quale era l’emozione giudicata. Il questionario conteneva anche un esempio illustrativo di questo compito, riferito all’evento «Un Temporale». I dati raccolti furono sottoposti ad analisi qualitative e quantitative delle produzioni, e all'analisi dei giudizi di S/Piacevolezza, Intensità e Durata. I risultati ottenuti sono utili sia per capire la concettualizzazione delle emozioni, che come contributo ad un database del lessico emozionale in italiano.

La conoscenza delle emozioni negli adolescenti, e in giovani adulti. Tre studi con il compito di produzione spontanea di parole

ZAMMUNER, VANDA;
2001

Abstract

La ricerca è finalizzata a comprendere e definire il significato dei principali termini emozionali italiani, cercando anche di capire meglio di che cosa parliamo quando parliamo di emozioni, sia in generale, sia di questa o quella specifica emozione. Uno scopo più specifico è analizzare la somiglianza, e le eventuali differenze, tra la conoscenza di termini emozionali in gruppi socioculturali diversi, quali femmine vs maschi, e adolescenti vs giovani adulti, ipotizzando che femmine e maschi, e adolescenti e giovani adulti costituiscano gruppi “socio-culturali” almeno in parte differenti. La ricerca si articola in tre studi, con tre campioni indipendenti, uno di studenti universitari, e due di adolescenti, per un totale di 713 soggetti: (UN) 200 studenti universitari, 100 femmine e 100 maschi, età media 22 anni, gamma 19-28 anni; (AD1) 211 adolescenti, di cui 101 femmine e 110 maschi, frequentanti le classi dalla prima alla quinta di due scuole medie superiori, un Istituto Tecnico a prevalenza femminile, e un Istituto Tecnico Industriale a prevalenza maschile: età media 16,12 anni; (AD2) 302 adolescenti, di cui 145 femmine e 157 maschi, frequentanti la prima e la quarta classe di scuole professionali (N adolescenti totale = 513). La metodologia utilizzata per la raccolta delle produzioni spontanee è il free listing: ai soggetti fu chiesto di scrivere, su di un apposito foglio, tutte le emozioni che venivano loro in mente in cinque minuti di tempo. Il compito fu somministrato collettivamente a gruppi di soggetti - per esempio, in aula, prima o dopo un’ora di lezione. Dopo aver terminato il compito, i soggetti valutavano le emozioni designate dalle parole da essi prodotte lungo le dimensioni di S/Piacevolezza, o tono edonico, Intensità e Durata. I soggetti esprimevano i propri giudizi su fogli di un questionario predisposto che riportava le tre scale sotto ad un rettangolo vuoto in cui essi specificavano quale era l’emozione giudicata. Il questionario conteneva anche un esempio illustrativo di questo compito, riferito all’evento «Un Temporale». I dati raccolti furono sottoposti ad analisi qualitative e quantitative delle produzioni, e all'analisi dei giudizi di S/Piacevolezza, Intensità e Durata. I risultati ottenuti sono utili sia per capire la concettualizzazione delle emozioni, che come contributo ad un database del lessico emozionale in italiano.
2001
Emozioni e adolescenza
9788820733353
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