Nonostante gli studi organizzativi riguardanti gli effetti della tecnologia informatica sulla progettazione del lavoro abbiano una storia ormai pluridecennale, le evidenze empiriche contrastanti, il continuo rinnovamento di strumenti ICT e la moltiplicazione dei modelli teorici mantengono alto l’interesse per questo campo d’indagine. Il punto su cui buona parte della letteratura ormai converge è il fatto che la tecnologia non è neutra rispetto alle strutture organizzative in cui viene implementata e che gli esiti dell’implementazione degli strumenti informatici non dipendono solo da una buona progettazione iniziale ma anche dai comportamenti e dalle caratteristiche delle persone che li utilizzano quotidianamente. Questi due elementi rappresentano il tema centrale del paper, che tenta di comprendere se e in che modo i cambiamenti dei ruoli e delle posizioni, indotti dall’introduzione di un sistema informativo integrato in azienda, il giudizio dei lavoratori sul successo della sua implementazione (misurato in termini di usabilità del sistema, utilità percepita, facilità d’uso e affidabilità dei dati). In termini generali, i risultati della ricerca empirica, condotta su un campione di cinquanta lavoratori appartenenti ad otto aziende private italiane che hanno vissuto l’esperienza di introduzione di un ERP, sembrano confermare l’esistenza di un legame tra queste variabili. In particolare, l’aumento dell’autonomia e del livello di contribuzione delle posizioni di staff permettano alle persone che ricoprono questi ruoli, e che operano quotidianamente con i sistemi di gestione delle informazioni, di imparare velocemente ad utilizzare il nuovo sistema e di governare con successo le loro nuove responsabilità. Le variabili demografiche (ad esempio genere, età) non hanno alcun effetto sulla percezione di successo dell’ERP. L’esperienza delle persone in ambito tecnologico, viceversa, migliora la percezione di successo del sistema informativo.
Riprogettazione dei ruoli e delle posizioni e resistenza al cambiamento tecnologico
COSTA, GIOVANNI;GIANECCHINI, MARTINA
2007
Abstract
Nonostante gli studi organizzativi riguardanti gli effetti della tecnologia informatica sulla progettazione del lavoro abbiano una storia ormai pluridecennale, le evidenze empiriche contrastanti, il continuo rinnovamento di strumenti ICT e la moltiplicazione dei modelli teorici mantengono alto l’interesse per questo campo d’indagine. Il punto su cui buona parte della letteratura ormai converge è il fatto che la tecnologia non è neutra rispetto alle strutture organizzative in cui viene implementata e che gli esiti dell’implementazione degli strumenti informatici non dipendono solo da una buona progettazione iniziale ma anche dai comportamenti e dalle caratteristiche delle persone che li utilizzano quotidianamente. Questi due elementi rappresentano il tema centrale del paper, che tenta di comprendere se e in che modo i cambiamenti dei ruoli e delle posizioni, indotti dall’introduzione di un sistema informativo integrato in azienda, il giudizio dei lavoratori sul successo della sua implementazione (misurato in termini di usabilità del sistema, utilità percepita, facilità d’uso e affidabilità dei dati). In termini generali, i risultati della ricerca empirica, condotta su un campione di cinquanta lavoratori appartenenti ad otto aziende private italiane che hanno vissuto l’esperienza di introduzione di un ERP, sembrano confermare l’esistenza di un legame tra queste variabili. In particolare, l’aumento dell’autonomia e del livello di contribuzione delle posizioni di staff permettano alle persone che ricoprono questi ruoli, e che operano quotidianamente con i sistemi di gestione delle informazioni, di imparare velocemente ad utilizzare il nuovo sistema e di governare con successo le loro nuove responsabilità. Le variabili demografiche (ad esempio genere, età) non hanno alcun effetto sulla percezione di successo dell’ERP. L’esperienza delle persone in ambito tecnologico, viceversa, migliora la percezione di successo del sistema informativo.Pubblicazioni consigliate
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