La tessitura edilizia dei centri storici è caratterizzata da un complesso ambiente edificato, formato da costruzioni che hanno subito modifiche e stratificazioni nel tempo e che costituiscono nel suo insieme un'importante parte del patrimonio culturale. La maggior parte degli interventi condotti negli anni ‘80 in zona sismica, è stata caratterizzata da un prevalente interesse per la sicurezza; tali interventi si sono spesso rivelati non solo operazioni inutilmente molto invasive ma, visti i rilevanti danni provocati dal terremoto in Umbria e Marche (1997-98), a volte anche strutturalmente inefficaci dal punto di vista della sicurezza. Si pone quindi con forte evidenza la necessità di migliorare le conoscenze relative alla risposta sismica degli edifici storici adattando i modelli strutturali al loro comportamento e affrontando il problema dell’intervento attraverso un metodo multidisciplinare, in grado di considerare i differenti e complementari aspetti dell'edificio. Emerge, dai rilievi eseguiti, che le tipologie edilizie e le caratteristiche delle murature influenzano enormemente il comportamento della struttura al sisma; in particolare sono stati rilevati a Castelluccio di Norcia (PG) agglomerati di edifici anche molto complessi a causa di continui interventi e aggiunte nel tempo. Per tali edifici è necessario definire una metodologia di approccio e di analisi per sotto-strutture che, insieme alle indicazioni per la diagnosi, basata su un numero minimo di prove di laboratorio e in situ eseguite su murature scelte a campione, e la scelta di tecniche e materiali compatibili per gli interventi di miglioramento, peraltro richieste anche dalla recente OPCM, costituiscono la base per lo studio del comportamento meccanico necessario per la modellazione strutturale e per la definizione di linee guida per il corretto intervento.
Indagini conoscitive per lo studio degli aggregati storici: il caso di Castelluccio di Norcia (PG)
VALLUZZI, MARIA ROSA;MODENA, CLAUDIO
2007
Abstract
La tessitura edilizia dei centri storici è caratterizzata da un complesso ambiente edificato, formato da costruzioni che hanno subito modifiche e stratificazioni nel tempo e che costituiscono nel suo insieme un'importante parte del patrimonio culturale. La maggior parte degli interventi condotti negli anni ‘80 in zona sismica, è stata caratterizzata da un prevalente interesse per la sicurezza; tali interventi si sono spesso rivelati non solo operazioni inutilmente molto invasive ma, visti i rilevanti danni provocati dal terremoto in Umbria e Marche (1997-98), a volte anche strutturalmente inefficaci dal punto di vista della sicurezza. Si pone quindi con forte evidenza la necessità di migliorare le conoscenze relative alla risposta sismica degli edifici storici adattando i modelli strutturali al loro comportamento e affrontando il problema dell’intervento attraverso un metodo multidisciplinare, in grado di considerare i differenti e complementari aspetti dell'edificio. Emerge, dai rilievi eseguiti, che le tipologie edilizie e le caratteristiche delle murature influenzano enormemente il comportamento della struttura al sisma; in particolare sono stati rilevati a Castelluccio di Norcia (PG) agglomerati di edifici anche molto complessi a causa di continui interventi e aggiunte nel tempo. Per tali edifici è necessario definire una metodologia di approccio e di analisi per sotto-strutture che, insieme alle indicazioni per la diagnosi, basata su un numero minimo di prove di laboratorio e in situ eseguite su murature scelte a campione, e la scelta di tecniche e materiali compatibili per gli interventi di miglioramento, peraltro richieste anche dalla recente OPCM, costituiscono la base per lo studio del comportamento meccanico necessario per la modellazione strutturale e per la definizione di linee guida per il corretto intervento.Pubblicazioni consigliate
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