Si descrivono i risultati di una serie di prove sperimentali condotte su una particolare tipologia di travi tralicciate miste acciaio calcestruzzo, denominate Raftile®. Trattasi di strutture lineari formate da un traliccio reticolare metallico, autoportante per i carichi di prima fase, che viene completato in opera mediante un getto di calcestruzzo, collaborante per i carichi applicati nelle fasi successive. Esse sono pertanto inquadrabili nella tipologia delle strutture metalliche nella prima fase transitoria, assumendo poi le caratteristiche delle strutture miste nella fase di esercizio. Particolarità di tali travi è che il loro corrente inferiore è formato da due piatti d’acciaio opportunamente sagomati per supportare degli elementi in laterizio che formano il fondello a vista della trave: esse sono state specificatamente ideate per l’utilizzo in associazione con solai in latero-cemento e quindi principalmente nell’edilizia residenziale. L’utilizzo di tale tipologia di travi è in continuo aumento ed si sentiva pertanto la necessità di una attività di sperimentazione volta ad esplorarne il comportamento per i carichi di esercizio e fino al loro limite portante ultimo. La campagna sperimentale svolta ha indagato il comportamento fino a rottura di 8 travi, di cui 2 formate dal solo traliccio in acciaio, le altre 6 completate con il getto integrativo di calcestruzzo. Le prove sono state eseguite in da far avvenire la rottura sia per sollecitazione di flessione che di taglio. Nel lavoro vengono dapprima descritte le modalità di prova e la strumentazione utilizzata, quindi vengono interpretati i risultati sperimentali sulle travi, alla luce delle caratteristiche meccaniche medie dei materiali costituenti.

Sperimentazione su Travi Reticolari Miste con Fondello in Laterizio

SCOTTA, ROBERTO;TESSER, LEOPOLDO
2008

Abstract

Si descrivono i risultati di una serie di prove sperimentali condotte su una particolare tipologia di travi tralicciate miste acciaio calcestruzzo, denominate Raftile®. Trattasi di strutture lineari formate da un traliccio reticolare metallico, autoportante per i carichi di prima fase, che viene completato in opera mediante un getto di calcestruzzo, collaborante per i carichi applicati nelle fasi successive. Esse sono pertanto inquadrabili nella tipologia delle strutture metalliche nella prima fase transitoria, assumendo poi le caratteristiche delle strutture miste nella fase di esercizio. Particolarità di tali travi è che il loro corrente inferiore è formato da due piatti d’acciaio opportunamente sagomati per supportare degli elementi in laterizio che formano il fondello a vista della trave: esse sono state specificatamente ideate per l’utilizzo in associazione con solai in latero-cemento e quindi principalmente nell’edilizia residenziale. L’utilizzo di tale tipologia di travi è in continuo aumento ed si sentiva pertanto la necessità di una attività di sperimentazione volta ad esplorarne il comportamento per i carichi di esercizio e fino al loro limite portante ultimo. La campagna sperimentale svolta ha indagato il comportamento fino a rottura di 8 travi, di cui 2 formate dal solo traliccio in acciaio, le altre 6 completate con il getto integrativo di calcestruzzo. Le prove sono state eseguite in da far avvenire la rottura sia per sollecitazione di flessione che di taglio. Nel lavoro vengono dapprima descritte le modalità di prova e la strumentazione utilizzata, quindi vengono interpretati i risultati sperimentali sulle travi, alla luce delle caratteristiche meccaniche medie dei materiali costituenti.
2008
ATTI 17° CONGRESSO C.T.E.
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