The European Landscape Convention offers new perspectives to landscape institutional policies and social practices, as well as to research questions about the relationship between population and territory, that landscape can reveal. This paper proposes some landscape categories as interpretative keys, useful for the investigation of complex changing territories: “landscape of safeguard”, “landscape of abuse”, “democratic landscape”. Differently from the others, the democratic landscape, intended as a sort of ideal aim, is built by a community in which starting conditions and participation setting of the decision process are equal, in a positive dialogue among rules, interests and resources. The urbanization process in the Venetian plain (named as “diffuse city”) represents an emblematic case study. In this perspective, using landscape as a synthetic indicator of territorial sustainability in all its facets, democratic landscape can be considered as a benchmark of the distance to cover. La Convenzione Europea del Paesaggio offre nuove prospettive alle politiche istituzionali e alle pratiche sociali concernenti il paesaggio, così come alle domande di ricerca che si interrogano sul rapporto tra popolazione e territorio, che il paesaggio stesso può rivelare. Questo contributo propone alcune categorie di paesaggio come chiavi di lettura utili per investigare le dinamiche di territori complessi e in evoluzione: “il paesaggio delle tutele”, “il paesaggio dell’abuso” e il “paesaggio democratico”. A differenza degli altri, il paesaggio democratico, che costituisce una sorta di obiettivo ideale, è costruito da una comunità nella quale le condizioni di partenza e il livello di partecipazione al processo decisionale sono uguali per tutti, in un dialogo positivo tra regole, interessi e risorse. Il processo di urbanizzazione della pianura veneta (noto come “città diffusa”) rappresenta un caso di studio emblematico. In questa prospettiva, utilizzando il paesaggio come indicatore sintetico della sostenibilità territoriale in tutti i suoi aspetti, il paesaggio democratico può essere considerato un’unità di misura della distanza da percorrere per raggiungerla.

Il paesaggio "democratico" come chiave interpretativa del rapporto tra popolazione e territorio: applicazioni al caso veneto

CASTIGLIONI, BENEDETTA;DE MARCHI, MASSIMO;FERRARIO, VIVIANA;BIN, SARA;CARESTIATO, NADIA;DE NARDI, ALESSIA
2010

Abstract

The European Landscape Convention offers new perspectives to landscape institutional policies and social practices, as well as to research questions about the relationship between population and territory, that landscape can reveal. This paper proposes some landscape categories as interpretative keys, useful for the investigation of complex changing territories: “landscape of safeguard”, “landscape of abuse”, “democratic landscape”. Differently from the others, the democratic landscape, intended as a sort of ideal aim, is built by a community in which starting conditions and participation setting of the decision process are equal, in a positive dialogue among rules, interests and resources. The urbanization process in the Venetian plain (named as “diffuse city”) represents an emblematic case study. In this perspective, using landscape as a synthetic indicator of territorial sustainability in all its facets, democratic landscape can be considered as a benchmark of the distance to cover. La Convenzione Europea del Paesaggio offre nuove prospettive alle politiche istituzionali e alle pratiche sociali concernenti il paesaggio, così come alle domande di ricerca che si interrogano sul rapporto tra popolazione e territorio, che il paesaggio stesso può rivelare. Questo contributo propone alcune categorie di paesaggio come chiavi di lettura utili per investigare le dinamiche di territori complessi e in evoluzione: “il paesaggio delle tutele”, “il paesaggio dell’abuso” e il “paesaggio democratico”. A differenza degli altri, il paesaggio democratico, che costituisce una sorta di obiettivo ideale, è costruito da una comunità nella quale le condizioni di partenza e il livello di partecipazione al processo decisionale sono uguali per tutti, in un dialogo positivo tra regole, interessi e risorse. Il processo di urbanizzazione della pianura veneta (noto come “città diffusa”) rappresenta un caso di studio emblematico. In questa prospettiva, utilizzando il paesaggio come indicatore sintetico della sostenibilità territoriale in tutti i suoi aspetti, il paesaggio democratico può essere considerato un’unità di misura della distanza da percorrere per raggiungerla.
2010
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