Le usuali procedure di assessment che vengono utilizzate nel corso delle attività di orientamento sono, come noto, di tipo quantitativo. Per stimare le preferenze professionali delle persone, le loro attitudini , motivazioni e competenze, gli esperti di orientamento ricorrono sovente a test standardizzati, ritenendo che le loro specificità e differenze possano essere adeguatamente evidenziate tramite operazioni di confronto con i valori normativi di riferimento, ricavati considerando le reazioni di adeguati campioni di standardizzazione. Sebbene non sia possibile programmare un’attività intenzionale di aiuto nei confronti delle persone che richiedono un intervento di orientamento senza ricorrere ad operazioni preliminari di assessment, si constata sovente che le procedure meramente quantitative si dimostrano ‘poco sensibili’ nei confronti delle differenze interpersonali, delle specificità dei contesti da cui gli individui provengono, e poco attente alle condizioni che potrebbero consentire a persone diverse di mettere effettivamente in evidenza le proprie competenze e specificità (Savickas et al., 2009). Per ridurre questo rischio è necessario affiancare procedure che garantiscano una maggiore personalizzazione, ciò perché: a) i metodi qualitativi tendono ad assegnare al cliente un ruolo attivo nel processo di raccolta ed interpretazione dei dati; l’accertamento qualitativo enfatizza lo studio olistico dell’individuo; c) queste procedure funzionano particolarmente bene in un contesto di piccolo gruppo, grazie al confronto con gli altri; d) le stesse sono particolarmente utili quando l’orientamento s rivolge a persone provenienti da culture diverse, da contesti socio economici svantaggiati, con diversi orientamenti sessuali e religiosi, oppure con menomazioni particolarmente invalidanti. In questo contributo, pur affermando che le procedure qualitative e quantitative sono entrambe necessarie nell’attività di orientamento, prenderemo in considerazione quelle di tipo qualitative che generalmente utilizziamo nel career counseling individuale.
Alcune procedure qualitative per il career counseling
SORESI, SALVATORE;NOTA, LAURA
2010
Abstract
Le usuali procedure di assessment che vengono utilizzate nel corso delle attività di orientamento sono, come noto, di tipo quantitativo. Per stimare le preferenze professionali delle persone, le loro attitudini , motivazioni e competenze, gli esperti di orientamento ricorrono sovente a test standardizzati, ritenendo che le loro specificità e differenze possano essere adeguatamente evidenziate tramite operazioni di confronto con i valori normativi di riferimento, ricavati considerando le reazioni di adeguati campioni di standardizzazione. Sebbene non sia possibile programmare un’attività intenzionale di aiuto nei confronti delle persone che richiedono un intervento di orientamento senza ricorrere ad operazioni preliminari di assessment, si constata sovente che le procedure meramente quantitative si dimostrano ‘poco sensibili’ nei confronti delle differenze interpersonali, delle specificità dei contesti da cui gli individui provengono, e poco attente alle condizioni che potrebbero consentire a persone diverse di mettere effettivamente in evidenza le proprie competenze e specificità (Savickas et al., 2009). Per ridurre questo rischio è necessario affiancare procedure che garantiscano una maggiore personalizzazione, ciò perché: a) i metodi qualitativi tendono ad assegnare al cliente un ruolo attivo nel processo di raccolta ed interpretazione dei dati; l’accertamento qualitativo enfatizza lo studio olistico dell’individuo; c) queste procedure funzionano particolarmente bene in un contesto di piccolo gruppo, grazie al confronto con gli altri; d) le stesse sono particolarmente utili quando l’orientamento s rivolge a persone provenienti da culture diverse, da contesti socio economici svantaggiati, con diversi orientamenti sessuali e religiosi, oppure con menomazioni particolarmente invalidanti. In questo contributo, pur affermando che le procedure qualitative e quantitative sono entrambe necessarie nell’attività di orientamento, prenderemo in considerazione quelle di tipo qualitative che generalmente utilizziamo nel career counseling individuale.Pubblicazioni consigliate
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