Il contributo analizza, nella prima sezione, il contesto in cui artisti e sapienti (ché scienziati è termine più recente) operano tra XV e XVI secolo, prendendo le mosse dal nuovo significato che gli umanisti attribuiscono ad alcuni settori di indagine, come la filosofia, la filologia e la storia, che apparentemente poco hanno che fare con quello che oggi intendiamo quando parliamo di scienza. Si sofferma, nella sezione successiva, sulla rinascita della magia nel tardo Quattrocento e nel Cinquecento, una rinascita a cui non sono estranee la filosofia e la filologia degli umanisti, sottolineando come l’eredità magico-astrologica del pensiero medievale venga inserita all’interno di una più vasta concezione platonico-ermetica che eserciterà un peso rilevante sul pensiero di molti degli esponenti della rivoluzione scientifica. La terza e la quarta sezione illustrano, rispettivamente, la nuova dignità delle arti meccaniche con le nuove immagini del dotto e del sapiente, e il nuovo modo di guardare agli antichi, entrambi elementi moderni che nascono sullo sfondo di quel connubio tra motivi prescientifici e antiscientifici che caratterizza l’età dell’Umanesimo e del Rinascimento. Infine, nell’ultima sezione, vengono presentate alcune considerazioni relative a quali siano gli elementi di questo contesto che emergono nelle arti figurative dell’epoca di Giorgione.
La filosofia naturale all'epoca di Giorgione
PERUZZI, GIULIO
2010
Abstract
Il contributo analizza, nella prima sezione, il contesto in cui artisti e sapienti (ché scienziati è termine più recente) operano tra XV e XVI secolo, prendendo le mosse dal nuovo significato che gli umanisti attribuiscono ad alcuni settori di indagine, come la filosofia, la filologia e la storia, che apparentemente poco hanno che fare con quello che oggi intendiamo quando parliamo di scienza. Si sofferma, nella sezione successiva, sulla rinascita della magia nel tardo Quattrocento e nel Cinquecento, una rinascita a cui non sono estranee la filosofia e la filologia degli umanisti, sottolineando come l’eredità magico-astrologica del pensiero medievale venga inserita all’interno di una più vasta concezione platonico-ermetica che eserciterà un peso rilevante sul pensiero di molti degli esponenti della rivoluzione scientifica. La terza e la quarta sezione illustrano, rispettivamente, la nuova dignità delle arti meccaniche con le nuove immagini del dotto e del sapiente, e il nuovo modo di guardare agli antichi, entrambi elementi moderni che nascono sullo sfondo di quel connubio tra motivi prescientifici e antiscientifici che caratterizza l’età dell’Umanesimo e del Rinascimento. Infine, nell’ultima sezione, vengono presentate alcune considerazioni relative a quali siano gli elementi di questo contesto che emergono nelle arti figurative dell’epoca di Giorgione.Pubblicazioni consigliate
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