Leggere i distretti industriali attraverso le lenti dell’economia della conoscenza è utile non solo per comprendere la ragione profonda che ha sancito il successo competitivo di questi sistemi nel passato, ma anche per formulare un’ipotesi fondata sulla loro (possibile) riproduzione ed evoluzione. Il distretto industriale marshalliano riusciva a generare al suo interno una frazione significativa delle conoscenze necessarie a riprodursi e adattarsi all’ambiente competitivo. La situazione però si è capovolta con l’avanzare del processo di globalizzazione e, allo stato attuale, le chances competitive dei distretti industriali dipendono dalla capacità di questi sistemi di collegarsi ai circuiti cognitivi dell’economia globale. Si tratta di un passaggio evolutivo che richiede la presenza di attori locali capaci di fungere da interfacce cognitive o gatekeepers della conoscenza tra il contesto distrettuale e l’ambiente globale. Il destino dei distretti industriali o meglio di ciascuno di essi dipende dunque dal concreto operare al suo interno di questo tipo di attori. Il ragionamento esposto sopra in modo schematico viene sviluppato nella prima sezione del presente capitolo. Le due sezioni successive identificano i soggetti che svolgono il complesso lavoro cognitivo tra locale e globale, e analizza il modo in cui operano. L’osservatorio utilizzato è rappresentato dai distretti industriali localizzati nell’Italia del Nord-Est.
I territori delle imprese nell'economia globale
GRANDINETTI, ROBERTO
2010
Abstract
Leggere i distretti industriali attraverso le lenti dell’economia della conoscenza è utile non solo per comprendere la ragione profonda che ha sancito il successo competitivo di questi sistemi nel passato, ma anche per formulare un’ipotesi fondata sulla loro (possibile) riproduzione ed evoluzione. Il distretto industriale marshalliano riusciva a generare al suo interno una frazione significativa delle conoscenze necessarie a riprodursi e adattarsi all’ambiente competitivo. La situazione però si è capovolta con l’avanzare del processo di globalizzazione e, allo stato attuale, le chances competitive dei distretti industriali dipendono dalla capacità di questi sistemi di collegarsi ai circuiti cognitivi dell’economia globale. Si tratta di un passaggio evolutivo che richiede la presenza di attori locali capaci di fungere da interfacce cognitive o gatekeepers della conoscenza tra il contesto distrettuale e l’ambiente globale. Il destino dei distretti industriali o meglio di ciascuno di essi dipende dunque dal concreto operare al suo interno di questo tipo di attori. Il ragionamento esposto sopra in modo schematico viene sviluppato nella prima sezione del presente capitolo. Le due sezioni successive identificano i soggetti che svolgono il complesso lavoro cognitivo tra locale e globale, e analizza il modo in cui operano. L’osservatorio utilizzato è rappresentato dai distretti industriali localizzati nell’Italia del Nord-Est.Pubblicazioni consigliate
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