ABSTRACT ITALIANO “Vida en claro” è l'autobiografia del poeta malagueño José Moreno Villa. Nonostante il titolo, questo scritto presenta varie ombre nel racconto degli avvenimenti. Da una parte, perché nasce come opera letteraria e i ricordi personali si mischiano con la letteratura e la volontà di stile. Dall'altra, perché qualcosa viene taciuto, qualcosa non si vuole dire ma si intravede attraverso le parole che dovrebbero nasconderlo. È il caso di pagine che alludono ai primi anni dell'esilio di Moreno Villa in Messico, quando si sovrappongono affetti, sentimenti contraddittori verso la sua nuova e vecchia patria, relazioni diplomatiche e lavorative delicate. Nelle lettere che l'autore scrive in questo periodo appaiono con una forma meno letteraria e più pragmatica le vicende dell'intellettuale che cerca di crearsi un nuovo habitat. Tuttavia il racconto più sincero di Moreno Villa è forse quello delle sue poesie. L'obiettivo di questo lavoro è portare alla luce ciò che Moreno Villa “non dice” sull'esilio nella sua autobiografia, attraverso una lettura della stessa paragonata alle sue poesie, le sue lettere, i suoi articoli. ABSTRACT ESPAÑOL “Vida en claro” es la autobiografía del poeta malagueño José Moreno Villa. A pesar de su título, este escrito presenta varias sombras en el relato de los acontecimientos. Por una parte, porque nace como obra literaria y los recuerdos personales se mezclan con la literatura y la voluntad de estilo. Por otra, porque algo se nos oculta, algo no se quiere decir pero se vislumbra a través de las palabras que deberían ocultarlo. Es el caso de las páginas que aluden a los primeros años del exilio de Moreno Villa en México, cuando se entrecruzan afectos, sentimientos contradictorios hacia su nueva y su vieja patria, relaciones diplomáticas y laborales delicadas. En las cartas que el autor escribe en este período aparecen de forma menos literaria y más pragmática las vicisitudes del intelectual que intenta crearse un nuevo hábitat. Pero quizás el relato más sincero de Moreno Villa esté sugerido en sus poemas. El objetivo de este trabajo es sacar a la luz lo que Moreno Villa “no dice” sobre el exilio en su autobiografía, a través de una lectura de la misma comparada con sus poemas, sus cartas, sus artículos.

José Moreno Villa, exilio en claroscuro

CASSANI, ALESSIA
2010

Abstract

ABSTRACT ITALIANO “Vida en claro” è l'autobiografia del poeta malagueño José Moreno Villa. Nonostante il titolo, questo scritto presenta varie ombre nel racconto degli avvenimenti. Da una parte, perché nasce come opera letteraria e i ricordi personali si mischiano con la letteratura e la volontà di stile. Dall'altra, perché qualcosa viene taciuto, qualcosa non si vuole dire ma si intravede attraverso le parole che dovrebbero nasconderlo. È il caso di pagine che alludono ai primi anni dell'esilio di Moreno Villa in Messico, quando si sovrappongono affetti, sentimenti contraddittori verso la sua nuova e vecchia patria, relazioni diplomatiche e lavorative delicate. Nelle lettere che l'autore scrive in questo periodo appaiono con una forma meno letteraria e più pragmatica le vicende dell'intellettuale che cerca di crearsi un nuovo habitat. Tuttavia il racconto più sincero di Moreno Villa è forse quello delle sue poesie. L'obiettivo di questo lavoro è portare alla luce ciò che Moreno Villa “non dice” sull'esilio nella sua autobiografia, attraverso una lettura della stessa paragonata alle sue poesie, le sue lettere, i suoi articoli. ABSTRACT ESPAÑOL “Vida en claro” es la autobiografía del poeta malagueño José Moreno Villa. A pesar de su título, este escrito presenta varias sombras en el relato de los acontecimientos. Por una parte, porque nace como obra literaria y los recuerdos personales se mezclan con la literatura y la voluntad de estilo. Por otra, porque algo se nos oculta, algo no se quiere decir pero se vislumbra a través de las palabras que deberían ocultarlo. Es el caso de las páginas que aluden a los primeros años del exilio de Moreno Villa en México, cuando se entrecruzan afectos, sentimientos contradictorios hacia su nueva y su vieja patria, relaciones diplomáticas y laborales delicadas. En las cartas que el autor escribe en este período aparecen de forma menos literaria y más pragmática las vicisitudes del intelectual que intenta crearse un nuevo hábitat. Pero quizás el relato más sincero de Moreno Villa esté sugerido en sus poemas. El objetivo de este trabajo es sacar a la luz lo que Moreno Villa “no dice” sobre el exilio en su autobiografía, a través de una lectura de la misma comparada con sus poemas, sus cartas, sus artículos.
2010
Sujeto exilico: epistolarios y diarios
9788461456369
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