L’itinerario si sviluppa nel Trentino occidentale, all’interno del Parco Naturale Adamello Brenta Geopark, dal 2008 entrato a far parte della Rete europea e mondiale dei geoparchi Unesco, ed attraversa i gruppi montuosi dell’Adamello - Presanella e delle Dolomiti di Brenta. Parte dal Passo del Tonale, attraversa la conca del Presena, entra attraverso il Passo del Maroccaro nell’alta Val Genova e scende fino al Rifugio Mandrone. Da qui guadagna la piana di Bedole (1584 m), percorre la lunga Val Genova a fianco del torrente Sarca di Genova; attraversa a Carisolo la Val Rendena ed il torrente Sarca di Campiglio e si inerpica sempre più nel cuore del Gruppo di Brenta fino al Passo del Grostè. Un’ultima lunga discesa porta al Lago di Tovel e quindi all’abitato di Terres in Val di Non. L’itinerario si sviluppa fra i 598 m di Terres ed i 3034 m del Passo del Maroccaro. È organizzato in 4 Tappe giornaliere, per totali 53 Km. I livelli di difficoltà sono vari: prevalentemente “escursionistici”, ma per alcuni tratti è richiesta una certa esperienza. Il percorso risulta interessante sia dal punto di vista geologico che geomorfologico perché permette di osservare rocce di natura estremamente diversa e spettacolari forme di paesaggi periglaciali e glaciali attuali ed antichi. Sarà possibile vedere inoltre il Ghiacciaio dell’Adamello, il più grande ghiacciaio di altopiano del versante italiano delle Alpi. Lungo questo itinerario particolarmente evidente è il fenomeno della geodiversità. I percorsi proposti si sviluppano infatti in corrispondenza di due distinti settori con differenti caratteristiche geologiche: quello del batolite dell’Adamello in cui affiorano rocce cristalline e quello del Brenta contraddistinto da rocce sedimentarie calcaree e dolomitiche. I due ambienti, pur essendo a beve distanza tra loro e sottoposti alle stesse condizioni climatiche attuali e passate, ospitano paesaggi estremamente diversi. Alla decisa impronta del paesaggio carsico che contraddistingue il massiccio del Brenta scolpito in guglie, campanili, torrioni e quasi completamente privo di idrografia superficiale, contrasta il severo ed a luoghi monotono ambiente glaciale dell’Adamello solcato da numerosi torrenti, forre e cascate. La lettura in chiave di geodiversità dei paesaggi di questo itinerario trova inoltre stretto legame con la biodiversità che regola lo sviluppo naturale di endemismi e di associazioni vegetali caratteristiche. Lungo l’itinerario si trovano anche strutture appositamente concepite per divulgare le conoscenze sull'ambiente montano ed in particolare di quello geologico. Vicino agli obiettivi della geoconservazione sono le finalità del "Centro studi Adamello - Julius Payer", ubicato alla fine della prima tappa e della stazione limnologica del Museo Tridentino di Scienze Naturali presso il Lago di Tovel, posta verso la fine dell’itinerario (IV tappa).
Adamello Presanella Brenta. Dal Passo del Tonale al Lago di Tovel, nel cuore dell'Adamello -Brenta Geopark
CARTON, ALBERTO;
2010
Abstract
L’itinerario si sviluppa nel Trentino occidentale, all’interno del Parco Naturale Adamello Brenta Geopark, dal 2008 entrato a far parte della Rete europea e mondiale dei geoparchi Unesco, ed attraversa i gruppi montuosi dell’Adamello - Presanella e delle Dolomiti di Brenta. Parte dal Passo del Tonale, attraversa la conca del Presena, entra attraverso il Passo del Maroccaro nell’alta Val Genova e scende fino al Rifugio Mandrone. Da qui guadagna la piana di Bedole (1584 m), percorre la lunga Val Genova a fianco del torrente Sarca di Genova; attraversa a Carisolo la Val Rendena ed il torrente Sarca di Campiglio e si inerpica sempre più nel cuore del Gruppo di Brenta fino al Passo del Grostè. Un’ultima lunga discesa porta al Lago di Tovel e quindi all’abitato di Terres in Val di Non. L’itinerario si sviluppa fra i 598 m di Terres ed i 3034 m del Passo del Maroccaro. È organizzato in 4 Tappe giornaliere, per totali 53 Km. I livelli di difficoltà sono vari: prevalentemente “escursionistici”, ma per alcuni tratti è richiesta una certa esperienza. Il percorso risulta interessante sia dal punto di vista geologico che geomorfologico perché permette di osservare rocce di natura estremamente diversa e spettacolari forme di paesaggi periglaciali e glaciali attuali ed antichi. Sarà possibile vedere inoltre il Ghiacciaio dell’Adamello, il più grande ghiacciaio di altopiano del versante italiano delle Alpi. Lungo questo itinerario particolarmente evidente è il fenomeno della geodiversità. I percorsi proposti si sviluppano infatti in corrispondenza di due distinti settori con differenti caratteristiche geologiche: quello del batolite dell’Adamello in cui affiorano rocce cristalline e quello del Brenta contraddistinto da rocce sedimentarie calcaree e dolomitiche. I due ambienti, pur essendo a beve distanza tra loro e sottoposti alle stesse condizioni climatiche attuali e passate, ospitano paesaggi estremamente diversi. Alla decisa impronta del paesaggio carsico che contraddistingue il massiccio del Brenta scolpito in guglie, campanili, torrioni e quasi completamente privo di idrografia superficiale, contrasta il severo ed a luoghi monotono ambiente glaciale dell’Adamello solcato da numerosi torrenti, forre e cascate. La lettura in chiave di geodiversità dei paesaggi di questo itinerario trova inoltre stretto legame con la biodiversità che regola lo sviluppo naturale di endemismi e di associazioni vegetali caratteristiche. Lungo l’itinerario si trovano anche strutture appositamente concepite per divulgare le conoscenze sull'ambiente montano ed in particolare di quello geologico. Vicino agli obiettivi della geoconservazione sono le finalità del "Centro studi Adamello - Julius Payer", ubicato alla fine della prima tappa e della stazione limnologica del Museo Tridentino di Scienze Naturali presso il Lago di Tovel, posta verso la fine dell’itinerario (IV tappa).Pubblicazioni consigliate
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