Il saggio affronta anzitutto l'idea di Costituzione e le relative declinazioni nella dimensione nazionale e sovranazionale, evidenziando, in particolare, la marginalità del testo costituzionale scritto e i differenti percorsi costituzionali che caratterizzano l'epoca attuale. Detta analisi funge da presupposto logico dell'indagine e dell'interrogativo sull'esistenza (e i caratteri) di una potestà punitiva propria della Comunità e dell'Unione Europea - il che significa ragionare intorno al monopolio dello Stato sulla sanzione criminale. La crisi, conclamata, della sovranità statuale - vero e proprio nomos dell'ordinamento internazionale - introduce, tra le altre, alla problematica circa l'esistenza di obblighi di penalizzazione in capo agli Stati membri, vincolati, nel caso, alla introduzione di illeciti penali per le violazioni di disposizioni comunitarie. Nella prospettiva adottata nel lavoro, quindi, i valori costituzionali comuni si candidano ad assurgere al ruolo di fondamento di una politica criminale europea, orientando la selezione delle condotte punibili e il giudizio di disvalore a tutela di interessi propri dell'Unione.
La Costituzione (europea) come Fondamento della potestà punitiva (europea e sovranazionale)
BORSARI, RICCARDO
2010
Abstract
Il saggio affronta anzitutto l'idea di Costituzione e le relative declinazioni nella dimensione nazionale e sovranazionale, evidenziando, in particolare, la marginalità del testo costituzionale scritto e i differenti percorsi costituzionali che caratterizzano l'epoca attuale. Detta analisi funge da presupposto logico dell'indagine e dell'interrogativo sull'esistenza (e i caratteri) di una potestà punitiva propria della Comunità e dell'Unione Europea - il che significa ragionare intorno al monopolio dello Stato sulla sanzione criminale. La crisi, conclamata, della sovranità statuale - vero e proprio nomos dell'ordinamento internazionale - introduce, tra le altre, alla problematica circa l'esistenza di obblighi di penalizzazione in capo agli Stati membri, vincolati, nel caso, alla introduzione di illeciti penali per le violazioni di disposizioni comunitarie. Nella prospettiva adottata nel lavoro, quindi, i valori costituzionali comuni si candidano ad assurgere al ruolo di fondamento di una politica criminale europea, orientando la selezione delle condotte punibili e il giudizio di disvalore a tutela di interessi propri dell'Unione.Pubblicazioni consigliate
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