Sull'"Ercole" del Giraldi

Documento non trascurabile delle difficoltà e delle istanze della sperimentazione postariostesca del poema narrativo in ottava rima, l’Ercole del Giraldi intrattiene rapporti tutti particolari con la complessa situazione del ducato estense sotto Ercole II, come dimostrano in maniera vistosa già le ottave proemiali. Al di là dei pur significativi rapporti che la sperimentazione “epica” giraldiana intrattiene con la teorizzazione del Discorso intorno al comporre dei romanzi, l’Ercole nel suo assetto strutturale ma anche stilistico offre testimonianze significative dell’approccio del Giraldi ai modelli, e insieme delle inquietudini della corte estense a fronte di una situazione politica complessa in Italia e in Europa. Particolare interesse assumono gli indizi nel testo di una stratigrafia redazionale complessa, come pure l’apporto del poema a una koiné con cui anche il Tasso, in una prospettiva del tutto differente, dovrà pure fare i suoi conti.