Il contributo di Rita Charon, in quanto fondatrice, presso la Columbia University, del filone di studi sulla medicina narrativa, è un punto di riferimento per l’analisi del rapporto medico-paziente e per quella particolare costruzione simbolica che definiamo “malattia”. L’autrice sottolinea la centralità del ruolo esercitato dal medico nella fase di ascolto della narrazione della malattia da parte del paziente e riporta l’attenzione all’importanza rivestita dalla malattia come esperienza, narrata, e quindi reinterpretata, dal soggetto. Più precisamente, vengono richiamate le fasi del processo di medicina narrativa: attention (ascolto), representation (rappresentazione), affiliation (co-partecipazione). La medicina narrativa si propone di affermare proprio la condivisione di ciò che, ciascuno vive per sé, qualcosa che non è socializzabile a priori: la malattia dell’altro. Come il disagio sociale vissuto dal malato emerge dalla medicina narrativa, allo stesso modo, nei servizi sociali, l’approccio di rete travalica i confini dell’analisi del caso in sé (il singolo soggetto che vive una situazione di marginalità), per concentrarsi invece sul singolo e sul contesto nel quale vive. Tutto ciò affinché il servizio sociale non separi l’individuo dal suo contesto sociale e il servizio sanitario non divida l’esperienza della malattia dal malato.
La medicina narrata e la medicina narrativa
SETIFFI, FRANCESCA
2010
Abstract
Il contributo di Rita Charon, in quanto fondatrice, presso la Columbia University, del filone di studi sulla medicina narrativa, è un punto di riferimento per l’analisi del rapporto medico-paziente e per quella particolare costruzione simbolica che definiamo “malattia”. L’autrice sottolinea la centralità del ruolo esercitato dal medico nella fase di ascolto della narrazione della malattia da parte del paziente e riporta l’attenzione all’importanza rivestita dalla malattia come esperienza, narrata, e quindi reinterpretata, dal soggetto. Più precisamente, vengono richiamate le fasi del processo di medicina narrativa: attention (ascolto), representation (rappresentazione), affiliation (co-partecipazione). La medicina narrativa si propone di affermare proprio la condivisione di ciò che, ciascuno vive per sé, qualcosa che non è socializzabile a priori: la malattia dell’altro. Come il disagio sociale vissuto dal malato emerge dalla medicina narrativa, allo stesso modo, nei servizi sociali, l’approccio di rete travalica i confini dell’analisi del caso in sé (il singolo soggetto che vive una situazione di marginalità), per concentrarsi invece sul singolo e sul contesto nel quale vive. Tutto ciò affinché il servizio sociale non separi l’individuo dal suo contesto sociale e il servizio sanitario non divida l’esperienza della malattia dal malato.Pubblicazioni consigliate
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