L'A., dopo essersi già soffermato in un precedente contributo su alcuni rilevanti snodi della riforma del 2009, procede con l'analisi degli altri profili notevoli, concludendo con la disciplina transitoria di una normativa che basilarmente vigerà già dal 4 luglio 2009 (disciplina rassicurante poiché molto semplice, netta e graduale). L'A. si occupa così nell'ordine di questi punti: la espressa sanzione della nullità per le sentenze c.d. "della terza via", introdotta con il co. 2 dell'art. 101 c.p.c.; vantaggi e svantaggi dell'ormai generalizzata rimessione in termini prevista dal nuovo co. 2 dell'art. 153 c.p.c.; il c.d. calendario del processo: la giusta collocazione dopo le tre memorie ex art. 183 c.p.c. di uno strumento dalla (forse esigua) rilevanza pratica; la testimonianza scritta (art. 257 bis): senso generale e questioni applicative minute; il procedimento sommario di cognizione idoneo al giudicato previsto dai nuovi artt. 702 bis, ter e quater e le differenze rispetto al modello dell'art. 19 rito societario (abrogato); la nuova disciplina della translatio iudicii (art. 59, l. 18 giugno 2009, n. 69): tra ambiguità nella formulazione (riassunzione, non riproposizione), problemi applicativi e proposte di riscrittura più efficiente; la prudente disciplina transitoria che connota una riforma volutamente (e lodevolmente) low profile.
La legge di riforma 18 giugno 2009, n. 69: altri problemi significativi a prima lettura
CONSOLO, CLAUDIO
2009
Abstract
L'A., dopo essersi già soffermato in un precedente contributo su alcuni rilevanti snodi della riforma del 2009, procede con l'analisi degli altri profili notevoli, concludendo con la disciplina transitoria di una normativa che basilarmente vigerà già dal 4 luglio 2009 (disciplina rassicurante poiché molto semplice, netta e graduale). L'A. si occupa così nell'ordine di questi punti: la espressa sanzione della nullità per le sentenze c.d. "della terza via", introdotta con il co. 2 dell'art. 101 c.p.c.; vantaggi e svantaggi dell'ormai generalizzata rimessione in termini prevista dal nuovo co. 2 dell'art. 153 c.p.c.; il c.d. calendario del processo: la giusta collocazione dopo le tre memorie ex art. 183 c.p.c. di uno strumento dalla (forse esigua) rilevanza pratica; la testimonianza scritta (art. 257 bis): senso generale e questioni applicative minute; il procedimento sommario di cognizione idoneo al giudicato previsto dai nuovi artt. 702 bis, ter e quater e le differenze rispetto al modello dell'art. 19 rito societario (abrogato); la nuova disciplina della translatio iudicii (art. 59, l. 18 giugno 2009, n. 69): tra ambiguità nella formulazione (riassunzione, non riproposizione), problemi applicativi e proposte di riscrittura più efficiente; la prudente disciplina transitoria che connota una riforma volutamente (e lodevolmente) low profile.Pubblicazioni consigliate
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