La fiducia nella possibilità dell'uomo di attuare una felicità piena ed equilibrata, espresssa da Aristotele nell'"Etica Nicomachea", viene meno nel pensiero tardo-antico. Il saggio analizza i nodi più rilevanti della riflessione etico-antropologica sviluppata in età imperiale, richiamando fonti sia pagane che cristiane (con particolare attenzione alla tradizione platonica e al giudaismo alessandrino). Dall'analisi emerge la centralità della proposta medioplatonica del superamento della tragicità della condizione umana attraverso la sua assimilazione alla condizione divina. Il pensiero cristiano antico di linea alessandrina accoglie tale prospettiva, tradendo così l'annuncio neotestamentario di un Dio che si fa uomo per salvare tutto l'uomo. Il saggio è corredato da un'appendice di fonti, delle quali sono riportati il testo greco e la traduzione italiana.
Farsi Dio, farsi uomo. La salvezza tra filosofia e rivelazione nel pensiero tardo-antico
CREPALDI, MARIA GRAZIA
2009
Abstract
La fiducia nella possibilità dell'uomo di attuare una felicità piena ed equilibrata, espresssa da Aristotele nell'"Etica Nicomachea", viene meno nel pensiero tardo-antico. Il saggio analizza i nodi più rilevanti della riflessione etico-antropologica sviluppata in età imperiale, richiamando fonti sia pagane che cristiane (con particolare attenzione alla tradizione platonica e al giudaismo alessandrino). Dall'analisi emerge la centralità della proposta medioplatonica del superamento della tragicità della condizione umana attraverso la sua assimilazione alla condizione divina. Il pensiero cristiano antico di linea alessandrina accoglie tale prospettiva, tradendo così l'annuncio neotestamentario di un Dio che si fa uomo per salvare tutto l'uomo. Il saggio è corredato da un'appendice di fonti, delle quali sono riportati il testo greco e la traduzione italiana.Pubblicazioni consigliate
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