Esprimere e riconoscere le emozioni proprie e altrui, utilizzarle, comprenderle e regolarle sono abilità che esprimono Intelligenza Emotiva (IE), capacità essenziali in ambito lavorativo in quanto contribuiscono al benessere psico-fisico del lavoratore e ad un suo corretto funzionamento lavorativo. Il presente lavoro (parte di un progetto triennale “L'intelligenza Emotiva nella ricerca di lavoro dei career starters, finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova), indaga le modalità con cui gli individui reagirebbero, a livello emotivo e comportamentale, a differenti ipotetiche situazioni lavorative, e il rapporto tra tali modalità ed altri aspetti delle competenze di IE, quali la regolazione dell’espressione delle emozioni (“emotional labor”), oltre che con variabili criterio inerenti il benessere. Metodo: Il campione è composto dai primi 105 soggetti - laureandi e neolaureati reclutati attraverso indirizzari dell’Università di Padova; 79% donne, Metà = 25, DS = 2.05; 70% occupato in attività di lavoro perlomeno part-time e/o a tempo determinato - che hanno valutato, all’interno del test TIEIT (Test di Intelligenza Emotiva Italiano; e.g., Zammuner 2007, 2008), somministrato online, l’adeguatezza di varie reazioni emotive e comportamentali ad ipotetiche situazioni lavorative, oltre a rispondere a sezioni del test inerenti ulteriori competenze ed abilità, e alcune variabili criterio.. Risultati: I risultati mostrano che mediamente le persone forniscono risposte emotivamente intelligenti agli scenari descrittivi di situazioni lavorative, abilità che è correlata da un lato ad altri tratti di IE, quali l’emotional labor, la consapevolezza emotiva, e l’espressività emotiva, dall’altro a indici denotanti il benessere dell’individuo, come le emozioni provate, la soddisfazione per la propria vita, o il grado di non-solitudine emozionale. Conclusioni: I risultati di questo studio – in linea con quelli ottenuti in precedenti ricerche con versioni simili o identiche dello strumento (e.g., Kafetsios et al., 2009; Zammuner, 2007; Zammuner et al., 2008a, b) – da un lato indicano che è opportuno che l’IE venga concettualizzata e misurata sia in quanto abilità, sia come tratto o competenza, dall’altro confermano l’ipotizzata salienza del costrutto di IE per l’ambito lavorativo.

EMOZIONI E REAZIONI NEI CONTESTI LAVORATIVI IL RUOLO DELLINTELLIGENZA EMOTIVA.

ZAMMUNER, VANDA;
2009

Abstract

Esprimere e riconoscere le emozioni proprie e altrui, utilizzarle, comprenderle e regolarle sono abilità che esprimono Intelligenza Emotiva (IE), capacità essenziali in ambito lavorativo in quanto contribuiscono al benessere psico-fisico del lavoratore e ad un suo corretto funzionamento lavorativo. Il presente lavoro (parte di un progetto triennale “L'intelligenza Emotiva nella ricerca di lavoro dei career starters, finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova), indaga le modalità con cui gli individui reagirebbero, a livello emotivo e comportamentale, a differenti ipotetiche situazioni lavorative, e il rapporto tra tali modalità ed altri aspetti delle competenze di IE, quali la regolazione dell’espressione delle emozioni (“emotional labor”), oltre che con variabili criterio inerenti il benessere. Metodo: Il campione è composto dai primi 105 soggetti - laureandi e neolaureati reclutati attraverso indirizzari dell’Università di Padova; 79% donne, Metà = 25, DS = 2.05; 70% occupato in attività di lavoro perlomeno part-time e/o a tempo determinato - che hanno valutato, all’interno del test TIEIT (Test di Intelligenza Emotiva Italiano; e.g., Zammuner 2007, 2008), somministrato online, l’adeguatezza di varie reazioni emotive e comportamentali ad ipotetiche situazioni lavorative, oltre a rispondere a sezioni del test inerenti ulteriori competenze ed abilità, e alcune variabili criterio.. Risultati: I risultati mostrano che mediamente le persone forniscono risposte emotivamente intelligenti agli scenari descrittivi di situazioni lavorative, abilità che è correlata da un lato ad altri tratti di IE, quali l’emotional labor, la consapevolezza emotiva, e l’espressività emotiva, dall’altro a indici denotanti il benessere dell’individuo, come le emozioni provate, la soddisfazione per la propria vita, o il grado di non-solitudine emozionale. Conclusioni: I risultati di questo studio – in linea con quelli ottenuti in precedenti ricerche con versioni simili o identiche dello strumento (e.g., Kafetsios et al., 2009; Zammuner, 2007; Zammuner et al., 2008a, b) – da un lato indicano che è opportuno che l’IE venga concettualizzata e misurata sia in quanto abilità, sia come tratto o competenza, dall’altro confermano l’ipotizzata salienza del costrutto di IE per l’ambito lavorativo.
2009
XV Congresso nazionale, sezione di Psicologia Sperimentale. AIP 2009.
CONGRESSO AIP SEZIONE PSICOLOGIA SPERIMENTALE
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