Introduzione. La presente ricerca ha indagato le dimensioni delle concezioni ingenue sull’Intelligenza Emotiva IE, costrutto che ha acquisito importanza e popolarità, nonostante la controversia su come l’IE è teorizzata - i.e., abilità (e.g., Mayer et al., 2002) vs tratto (e.g., Pérez et al., 2005), e misurata (test di performance vs self-report). L’interesse attuale per l’IE ha portato ad interrogarsi sulla possibilità di favorire lo sviluppo dell’IE degli individui tramite training. Si è, quindi, ritenuto utile indagare su cosa hanno in mente le persone quando si parla di IE. La ricerca fa parte del progetto sull’IE nella ricerca di lavoro nei career starters finanziato dalla fondazione Cariparo. Metodo. 59 neolaureati e studenti (18-32 anni; media=23) hanno risposto ad un questionario costituito da una serie di domande aperte e chiuse che indagavano (i) come le persone concettualizzano l’IE, quanto le persone ritengano (ii) di possedere le abilità di IE, (iii) che le abilità di IE possano essere sviluppate, e (iv) in che modo, (v) che l’ IE sia importante nel lavoro. Risultati. L’analisi delle risposte aperte ha mostrato che i soggetti hanno prodotto definizioni di IE articolate e varie riguardanti abilità specifiche, quali: comprendere le emozioni (46,8% delle produzioni spontanee), canalizzare le emozioni per facilitare il pensiero e l’azione (10.7%), regolare le emozioni (34,8%), intuizione, elaborare le emozioni. Inoltre, il 49% dei soggetti ritiene che l’IE possa essere acquisita (tramite esperienze di vita e/o training), mentre il 42% pensa che l’IE sia una predisposizione innata che può comunque migliorare. Le analisi fattoriali delle risposte chiuse sulla definizione di IE hanno mostrato 4 principali componenti che sono in linea con le abilità evidenziate dai più noti costrutti teorici di IE. Conclusioni. Nelle concezioni ingenue sono ben presenti sia abilità specifiche di IE, sia l’idea che l’IE sia un insieme di competenze acquisibili e utili nel lavoro.

Concettualizzazioni della Intelligenza Emotiva.

ZAMMUNER, VANDA;
2009

Abstract

Introduzione. La presente ricerca ha indagato le dimensioni delle concezioni ingenue sull’Intelligenza Emotiva IE, costrutto che ha acquisito importanza e popolarità, nonostante la controversia su come l’IE è teorizzata - i.e., abilità (e.g., Mayer et al., 2002) vs tratto (e.g., Pérez et al., 2005), e misurata (test di performance vs self-report). L’interesse attuale per l’IE ha portato ad interrogarsi sulla possibilità di favorire lo sviluppo dell’IE degli individui tramite training. Si è, quindi, ritenuto utile indagare su cosa hanno in mente le persone quando si parla di IE. La ricerca fa parte del progetto sull’IE nella ricerca di lavoro nei career starters finanziato dalla fondazione Cariparo. Metodo. 59 neolaureati e studenti (18-32 anni; media=23) hanno risposto ad un questionario costituito da una serie di domande aperte e chiuse che indagavano (i) come le persone concettualizzano l’IE, quanto le persone ritengano (ii) di possedere le abilità di IE, (iii) che le abilità di IE possano essere sviluppate, e (iv) in che modo, (v) che l’ IE sia importante nel lavoro. Risultati. L’analisi delle risposte aperte ha mostrato che i soggetti hanno prodotto definizioni di IE articolate e varie riguardanti abilità specifiche, quali: comprendere le emozioni (46,8% delle produzioni spontanee), canalizzare le emozioni per facilitare il pensiero e l’azione (10.7%), regolare le emozioni (34,8%), intuizione, elaborare le emozioni. Inoltre, il 49% dei soggetti ritiene che l’IE possa essere acquisita (tramite esperienze di vita e/o training), mentre il 42% pensa che l’IE sia una predisposizione innata che può comunque migliorare. Le analisi fattoriali delle risposte chiuse sulla definizione di IE hanno mostrato 4 principali componenti che sono in linea con le abilità evidenziate dai più noti costrutti teorici di IE. Conclusioni. Nelle concezioni ingenue sono ben presenti sia abilità specifiche di IE, sia l’idea che l’IE sia un insieme di competenze acquisibili e utili nel lavoro.
2009
XV Congresso nazionale, sezione di Psicologia Sperimentale. AIP 2009.Chieti
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