Per oltre dieci anni in Italia la questione della protezione dal rumore negli ambienti costruiti è stata al centro di un acceso dibattito che ha interessato un gran numero di soggetti coinvolti nel processo di progettazione, produzione, immissione sul mercato ed utilizzo del bene “casa”. Non tutti i soggetti, però, sono stati coinvolti alla stessa maniera ed alcuni di questi sono entrati in scena solo negli ultimi anni, con la crescita continua dei contenziosi legati o comunque connessi alla presunta scarsa qualità acustica degli ambienti di vita. Due elementi, tuttavia, non hanno ancora trovato il giusto spazio nello scenario che si è finora consolidato: il ruolo di controllo della Pubblica Amministrazione e la tutela dell’acquirente del bene nel suo diritto primario di essere chiaramente informato su ciò che sta acquistando o utilizzando. Alla luce delle recenti evoluzioni legislative ed in attesa di nuovi strumenti normativi, che dovrebbero servire di supporto ad una completa revisione dell’impianto delle disposizioni in materia di protezione dal rumore negli edifici, il controllo delle prestazioni in opera prima della cessione del bene e la corretta informazione sulle sue caratteristiche prima dell’acquisizione sono certamente i mezzi più efficaci per riportare il problema dei requisiti acustici passivi nel suo ambito di appartenenza, cioè quello del rispetto di parametri prestazionali minimi di protezione dal rumore per una corretta fruizione degli spazi costruiti in relazione alle specificità d’uso.
La verifica prestazionale, dal collaudo al contenzioso: problemi e soluzioni
DI BELLA, ANTONINO;
2009
Abstract
Per oltre dieci anni in Italia la questione della protezione dal rumore negli ambienti costruiti è stata al centro di un acceso dibattito che ha interessato un gran numero di soggetti coinvolti nel processo di progettazione, produzione, immissione sul mercato ed utilizzo del bene “casa”. Non tutti i soggetti, però, sono stati coinvolti alla stessa maniera ed alcuni di questi sono entrati in scena solo negli ultimi anni, con la crescita continua dei contenziosi legati o comunque connessi alla presunta scarsa qualità acustica degli ambienti di vita. Due elementi, tuttavia, non hanno ancora trovato il giusto spazio nello scenario che si è finora consolidato: il ruolo di controllo della Pubblica Amministrazione e la tutela dell’acquirente del bene nel suo diritto primario di essere chiaramente informato su ciò che sta acquistando o utilizzando. Alla luce delle recenti evoluzioni legislative ed in attesa di nuovi strumenti normativi, che dovrebbero servire di supporto ad una completa revisione dell’impianto delle disposizioni in materia di protezione dal rumore negli edifici, il controllo delle prestazioni in opera prima della cessione del bene e la corretta informazione sulle sue caratteristiche prima dell’acquisizione sono certamente i mezzi più efficaci per riportare il problema dei requisiti acustici passivi nel suo ambito di appartenenza, cioè quello del rispetto di parametri prestazionali minimi di protezione dal rumore per una corretta fruizione degli spazi costruiti in relazione alle specificità d’uso.Pubblicazioni consigliate
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