Lo studio è parte di una più vasta indagine condotta nell’ambito del progetto regionale “Il potenziamento delle competenze linguistiche degli alunni di scuola primaria e secondaria ”, nato in collaborazione tra l’Ufficio Scolastico Regionale del Veneto e l’Università di Padova. Il pro-getto ha privilegiato due ambiti ritenuti cruciali per la continuità del curricolo dell’educazione linguistica: l’alfabetizzazione emergente per lo snodo infanzia-primaria e le competenze di scrit-tura, per lo snodo primaria- secondaria. In questa sede sarà illustrata l’indagine condotta sul tema dell’alfabetizzazione. Numerosi studi degli ultimi vent’anni anni (Ferriero,Teberoskij, 1986; Tolcinsky, 2006) hanno messo in luce l’emergere di conoscenze sulla lingua scritta in bambini prescolari, pur al di fuori di un insegnamento formale. In quanto coinvolti in attività quotidiane che implicano la parola scritta, essi elaborano ipotesi via via più evolute, avvicinandosi gradualmente al sistema alfabetico convenzionale. A fronte del loro spiccato interesse verso le scritture, spesso le pratiche didattiche sono ispirate ad una concezione strumentale di alfabetizzazione. Nella scuola dell’infanzia si pone l’accento su prerequisiti prassico-percettivi, o, al contrario, su un prematuro anticipo dell’alfabetizzazione formale; nella scuola primaria si privilegia fin da subito la correttezza della decodifica, con scarsa considerazione delle precedenti esperienze di alfabetizzazione. I curricoli di entrambi i gradi scolastici necessitano di un profondo ripensamento, considerando anche il numero crescente di bambini stranieri. E’ sempre più ampio il consenso circa l’importanza di affrontare precocemente con programmi sistematici le competenze di alfabetizzazione, per ridurre gli effetti negativi prodotti dalle disparità sociali e porre le condizioni affinché tutti i bambini possano imparare con successo (National Assessment of Education Progress, 2003). La realizzazione del progetto ha previsto due fasi. Nella prima si è condotta un’indagine estesa fra i bambini dell’ultimo anno di scuola dell’infanzia con lo scopo di rilevare conoscenze ed esperienze precedenti l’alfabetizzazione formale, da cui è impossibile prescindere nella messa a punto del curricolo. Sono stati coinvolti 810 bambini, distribuiti fra le province del Veneto, che hanno effettuato una serie di prove elaborate secondo gli studi di Ferreiro e Teberoskij e ripensate alla luce delle recenti ricerche sull’influenza dei fattori di contesto. I risultati emersi comprovano elevati livelli di padronanza delle componenti di base dell’alfabetizzazione emergente da parte dei bambini prescolari. Perseguendo inoltre l’obiettivo di mettere gli insegnanti di scuola dell’infanzia e primaria in grado di elaborare curricoli integrati e rispondenti al potenziale di alfabetizzazione dei bambini, la seconda fase del progetto ha riguardato un’attività di formazione condotta con gruppi pilota in ogni provincia della Regione. Il modello di intervento è stato quello della ricerca-azione, con l’elaborazione di percorsi e attività da sperimentare nelle sezioni e nelle classi nell’ottica della continuità curricolare. La divulgazione di curricoli e buone pratiche per l’alfabetizzazione sta ora avvenendo tramite i poli provinciali attivati per il sostegno e il rinnovamento della didattica dell’educazione linguistica.

Un curricolo per l'alfabetizzazione integrato fra scuola dell'infanzia e scuola primaria.

CISOTTO, LERIDA
2009

Abstract

Lo studio è parte di una più vasta indagine condotta nell’ambito del progetto regionale “Il potenziamento delle competenze linguistiche degli alunni di scuola primaria e secondaria ”, nato in collaborazione tra l’Ufficio Scolastico Regionale del Veneto e l’Università di Padova. Il pro-getto ha privilegiato due ambiti ritenuti cruciali per la continuità del curricolo dell’educazione linguistica: l’alfabetizzazione emergente per lo snodo infanzia-primaria e le competenze di scrit-tura, per lo snodo primaria- secondaria. In questa sede sarà illustrata l’indagine condotta sul tema dell’alfabetizzazione. Numerosi studi degli ultimi vent’anni anni (Ferriero,Teberoskij, 1986; Tolcinsky, 2006) hanno messo in luce l’emergere di conoscenze sulla lingua scritta in bambini prescolari, pur al di fuori di un insegnamento formale. In quanto coinvolti in attività quotidiane che implicano la parola scritta, essi elaborano ipotesi via via più evolute, avvicinandosi gradualmente al sistema alfabetico convenzionale. A fronte del loro spiccato interesse verso le scritture, spesso le pratiche didattiche sono ispirate ad una concezione strumentale di alfabetizzazione. Nella scuola dell’infanzia si pone l’accento su prerequisiti prassico-percettivi, o, al contrario, su un prematuro anticipo dell’alfabetizzazione formale; nella scuola primaria si privilegia fin da subito la correttezza della decodifica, con scarsa considerazione delle precedenti esperienze di alfabetizzazione. I curricoli di entrambi i gradi scolastici necessitano di un profondo ripensamento, considerando anche il numero crescente di bambini stranieri. E’ sempre più ampio il consenso circa l’importanza di affrontare precocemente con programmi sistematici le competenze di alfabetizzazione, per ridurre gli effetti negativi prodotti dalle disparità sociali e porre le condizioni affinché tutti i bambini possano imparare con successo (National Assessment of Education Progress, 2003). La realizzazione del progetto ha previsto due fasi. Nella prima si è condotta un’indagine estesa fra i bambini dell’ultimo anno di scuola dell’infanzia con lo scopo di rilevare conoscenze ed esperienze precedenti l’alfabetizzazione formale, da cui è impossibile prescindere nella messa a punto del curricolo. Sono stati coinvolti 810 bambini, distribuiti fra le province del Veneto, che hanno effettuato una serie di prove elaborate secondo gli studi di Ferreiro e Teberoskij e ripensate alla luce delle recenti ricerche sull’influenza dei fattori di contesto. I risultati emersi comprovano elevati livelli di padronanza delle componenti di base dell’alfabetizzazione emergente da parte dei bambini prescolari. Perseguendo inoltre l’obiettivo di mettere gli insegnanti di scuola dell’infanzia e primaria in grado di elaborare curricoli integrati e rispondenti al potenziale di alfabetizzazione dei bambini, la seconda fase del progetto ha riguardato un’attività di formazione condotta con gruppi pilota in ogni provincia della Regione. Il modello di intervento è stato quello della ricerca-azione, con l’elaborazione di percorsi e attività da sperimentare nelle sezioni e nelle classi nell’ottica della continuità curricolare. La divulgazione di curricoli e buone pratiche per l’alfabetizzazione sta ora avvenendo tramite i poli provinciali attivati per il sostegno e il rinnovamento della didattica dell’educazione linguistica.
2009
Le nuove sfide delle ricerca didattica tra saperi, comunità sociali e culture.
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