The oriental religions and Porphyry's universal way for the soul's deliverance

Analisi delle posizioni dottrinali assunte da Porfirio di Tiro nei confronti delle religioni orientali diffuse nell'Impero romano nella sua epoca. L'analisi di alcuni oracoli pagani, riportati dallo scrittore cristiano Eusebio di Cesarea, consente di verificare come nella cultura sincretistica dei secoli II e III, i culti provenienti dall'Oriente si fossero integrati nel tessuto sociale e religioso dell'Impero romano. In particolare si riconosce il valore della religione ebraica. Il filosofo neoplatonico pagano Porfirio di Tiro condivide questo atteggiamento sostanzialmente positivo nei confronti delle religioni orientali, ma nello stesso tempo elabora una teoria filosofica che tende ad integrarle in una sintesi superiore nella quale il primato spetta all'attività razionale del filosofo, l'unico vero sacerdote dell'unica somma divinità. In questo modo, Porfirio inaugura una nuova stagione della storia culturale dell'ellenismo, nella quale il recupero delle antiche tradizioni religiose orientali dei popoli barbari viene finalizzato alla lotta senza quartiere contro il cristianesimo che avanza inarrestabile.