Questo lavoro riporta i dettagli circa la costruzione e la validazione di un set di espressioni facciali emozionali EFE, costituite da stimoli sperimentali costruiti ad hoc, in parte utilizzate, come test di riconoscimento, nello strumento TIEIT, e nei test e nel training INOVICTS. Il riconoscimento delle EFE, permettendoci di inferire lo stato psicofisico dell’individuo, è cruciale nelle interazioni interpersonali e costituisce un importante elemento della competenza emotiva. Questo lavoro riporta il metodo e i risultati ottenuti in 3 studi, con campioni dai 13 ai 30 anni. Il metodo delle ricerche, che variò da studio a studio, fu il seguente. Studio I: 5 maschi e 5 femmine ventenni posarono le emozioni di felicità, sorpresa, disgusto, tristezza, paura, e rabbia, anche con intensità variabile, e l’espressione neutra. Il set creato di 114 fotografie fu fatto giudicare a 30 giovani che le etichettarono scegliendo tra venti termini (per es., paura trattenuta, ansia). Studio II: 50 pre-adolescenti e 50 adolescenti giudicarono 28 EFE ‘chiare’ e complesse’ secondo i giudici e le etichettarono scegliendo tra 12 termini. Studio III: circa 300 giovani valutarono 14 volti (10 dei quali comuni allo studio 2), giudicando a presenza di 1-3 emozioni elencate per ciascuno. I soggetti ripeterono il compito a distanza di tempo. I risultati principali del primo studio mostrarono che le 114 EFE posate comprendevano sia espressioni molto ‘chiare’, pressoché univocamente associate ad una specifica emozione (per es., Tristezza per il 60% dei soggetti), sia espressioni ‘ambigue’, etichettate dai giudici con una certa frequenza come esprimenti da 2 a 4-5 emozioni diverse. Il secondo studio mostrò che, spesso in funzione del genere sessuale, i pre-adolescenti differiscono in alcuni casi in modo significativo dagli adolescenti (per es., le ragazze riconoscono più dei maschi le EFE ‘chiare’ indipendentemente dall’età, mentre per le EFE ‘ambigue’ solo le ragazze pre-adolescenti sono più competenti dei maschi. Il terzo studio mostrò infine un’alta correlazione tra i giudizi di EFE espressi a distanza di due mesi circa, e una sostanziale concordanza con i giudizi espressi sia nello studio pretest che in quello con gli adolescenti e i pre-adolescenti. Nell’insieme i dati riportati mostrano che il set di EFE costruito - un nuovo ed ampio insieme di stimoli - è adeguato a misurare l’abilità di riconoscimento delle emozioni, e ben si presta come test di riconoscimento di EFE ad età diverse.

Il riconoscimento di espressioni facciali - chiare e complesse - di emozioni in preadolescenti, adolescenti e giovani adulti.

ZAMMUNER, VANDA
2008

Abstract

Questo lavoro riporta i dettagli circa la costruzione e la validazione di un set di espressioni facciali emozionali EFE, costituite da stimoli sperimentali costruiti ad hoc, in parte utilizzate, come test di riconoscimento, nello strumento TIEIT, e nei test e nel training INOVICTS. Il riconoscimento delle EFE, permettendoci di inferire lo stato psicofisico dell’individuo, è cruciale nelle interazioni interpersonali e costituisce un importante elemento della competenza emotiva. Questo lavoro riporta il metodo e i risultati ottenuti in 3 studi, con campioni dai 13 ai 30 anni. Il metodo delle ricerche, che variò da studio a studio, fu il seguente. Studio I: 5 maschi e 5 femmine ventenni posarono le emozioni di felicità, sorpresa, disgusto, tristezza, paura, e rabbia, anche con intensità variabile, e l’espressione neutra. Il set creato di 114 fotografie fu fatto giudicare a 30 giovani che le etichettarono scegliendo tra venti termini (per es., paura trattenuta, ansia). Studio II: 50 pre-adolescenti e 50 adolescenti giudicarono 28 EFE ‘chiare’ e complesse’ secondo i giudici e le etichettarono scegliendo tra 12 termini. Studio III: circa 300 giovani valutarono 14 volti (10 dei quali comuni allo studio 2), giudicando a presenza di 1-3 emozioni elencate per ciascuno. I soggetti ripeterono il compito a distanza di tempo. I risultati principali del primo studio mostrarono che le 114 EFE posate comprendevano sia espressioni molto ‘chiare’, pressoché univocamente associate ad una specifica emozione (per es., Tristezza per il 60% dei soggetti), sia espressioni ‘ambigue’, etichettate dai giudici con una certa frequenza come esprimenti da 2 a 4-5 emozioni diverse. Il secondo studio mostrò che, spesso in funzione del genere sessuale, i pre-adolescenti differiscono in alcuni casi in modo significativo dagli adolescenti (per es., le ragazze riconoscono più dei maschi le EFE ‘chiare’ indipendentemente dall’età, mentre per le EFE ‘ambigue’ solo le ragazze pre-adolescenti sono più competenti dei maschi. Il terzo studio mostrò infine un’alta correlazione tra i giudizi di EFE espressi a distanza di due mesi circa, e una sostanziale concordanza con i giudizi espressi sia nello studio pretest che in quello con gli adolescenti e i pre-adolescenti. Nell’insieme i dati riportati mostrano che il set di EFE costruito - un nuovo ed ampio insieme di stimoli - è adeguato a misurare l’abilità di riconoscimento delle emozioni, e ben si presta come test di riconoscimento di EFE ad età diverse.
2008
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Convegno in ricordo di Vanna Axia, ” Fattori individuali, sociali e culturali nella salute del bambino e della famiglia.
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