Il ruolo delle piantagioni forestali per l’approvvigionamento dell’industria del legno su scala globale è destinato a divenire sempre più rilevante. La situazione dell’Italia è emblematica in questo senso, dato da circa 84.000 ettari di pioppeti (meno dell’1% della superficie forestale totale) deriva la maggior parte del legname ad uso industriale di provenienza italiana. Tra i fattori che stanno portando ad una crescente importanza del ruolo delle piantagioni industriali nella filiera del legno vanno ricordate l’aumento della domanda di legname a livello mondiale e, per contro, le restrizioni, sempre più significative, poste allo sfruttamento delle foreste naturali e semi-naturali (anche in ragione delle iniziative ambientaliste e del crescente livello di informazione e di sensibilità dell’opinione pubblica). In questo quadro, è presumibile che strumenti in grado di fornire adeguate garanzie circa la sostenibilità ambientale e sociale delle piantagioni industriali (come la certificazione forestale di parte terza, basata su rigorosi standard di gestione) saranno sempre più utili ad orientare gli investimenti e gli interventi di sostegno pubblico nel settore. La certificazione applicata alla gestione forestale e alla rintracciabilità del legno (chain of custody) rappresenta in tutto il mondo una realtà ormai avviata e collaudata da alcuni anni. Tuttavia, in Italia, nel campo dell’arboricoltura da legno e della pioppicoltura è uno strumento sottovalutato, che trova ancora scarsa applicazione. Il contributo presenta l’attuale diffusione della certificazione nel settore dell’arboricoltura da legno secondo gli standard FSC e PEFC di buona gestione forestale, sia in Italia che nel mondo, ed illustra i risultati di un’indagine ad hoc condotta tra le aziende pioppicole italiane in merito all’applicazione degli standard stessi. La relazione si propone di descrivere le posizioni e le aspettative degli operatori del settore rispetto alla certificazione, nonché di identificare i principali fattori che hanno finora limitato e quelli che potrebbero invece adesso stimolare la diffusione di iniziative di certificazione tra gli arboricoltori.

Certificazione forestale e arboricoltura da legno: il caso della pioppicoltura italiana.

SECCO, LAURA;
2008

Abstract

Il ruolo delle piantagioni forestali per l’approvvigionamento dell’industria del legno su scala globale è destinato a divenire sempre più rilevante. La situazione dell’Italia è emblematica in questo senso, dato da circa 84.000 ettari di pioppeti (meno dell’1% della superficie forestale totale) deriva la maggior parte del legname ad uso industriale di provenienza italiana. Tra i fattori che stanno portando ad una crescente importanza del ruolo delle piantagioni industriali nella filiera del legno vanno ricordate l’aumento della domanda di legname a livello mondiale e, per contro, le restrizioni, sempre più significative, poste allo sfruttamento delle foreste naturali e semi-naturali (anche in ragione delle iniziative ambientaliste e del crescente livello di informazione e di sensibilità dell’opinione pubblica). In questo quadro, è presumibile che strumenti in grado di fornire adeguate garanzie circa la sostenibilità ambientale e sociale delle piantagioni industriali (come la certificazione forestale di parte terza, basata su rigorosi standard di gestione) saranno sempre più utili ad orientare gli investimenti e gli interventi di sostegno pubblico nel settore. La certificazione applicata alla gestione forestale e alla rintracciabilità del legno (chain of custody) rappresenta in tutto il mondo una realtà ormai avviata e collaudata da alcuni anni. Tuttavia, in Italia, nel campo dell’arboricoltura da legno e della pioppicoltura è uno strumento sottovalutato, che trova ancora scarsa applicazione. Il contributo presenta l’attuale diffusione della certificazione nel settore dell’arboricoltura da legno secondo gli standard FSC e PEFC di buona gestione forestale, sia in Italia che nel mondo, ed illustra i risultati di un’indagine ad hoc condotta tra le aziende pioppicole italiane in merito all’applicazione degli standard stessi. La relazione si propone di descrivere le posizioni e le aspettative degli operatori del settore rispetto alla certificazione, nonché di identificare i principali fattori che hanno finora limitato e quelli che potrebbero invece adesso stimolare la diffusione di iniziative di certificazione tra gli arboricoltori.
2008
L'arboricoltura nella filiera del legno pregiato.
L'arboricoltura nella filiera del legno pregiato.
9788854815490
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.
Pubblicazioni consigliate

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11577/2273867
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
  • OpenAlex ND
social impact