Il tema della concorrenza e regolazione amministrativa rappresentano un punto di osservazione fondamentale per la comprensione delle vicende e dell’evoluzione dei servizi pubblici locali. Si evidenzia come modalità di gestione dei pubblici servizi siano apparse strettamente correlate al tipo di intervento dello Stato nell’economia: in particolare negli ultimi vent’anni i servizi pubblici locali sono transitati da una disciplina pubblicistica inspirata al principio della tipicità delle forme e da un accentuato intervento dei pubblici poteri nell’economia, ad un assetto che risultava diretto a realizzare la progressiva liberalizzazione. Fra le forme di intervento è stato possibile individuare un modello in cui i pubblici poteri si riservano direttamente la gestione dell’attività di servizio pubblico e all’estremo opposto un modello di regolazione in cui le autorità di governo predispongono un insieme di regole per disciplinare le condizioni di offerta, condizionando e controllando nel pubblico interesse lo svolgimento di un’attività aperta alla libera concorrenza. Si è dimostrato che fra l’uno e l’altro modello vi sono tecniche di regolazione pro-concorrenziali a cui i pubblici poteri ricorrono con il preciso scopo di (re)introdurre una certa dose di concorrenzialità nel mercato. Una di queste tecniche consiste nell’affidamento tramite gara del diritto di svolgere l’attività di servizio. La gara crea fittiziamente la concorrenza laddove ancora non è presente. Il vincitore deve in ogni caso essere regolato una seconda volta per evitare che diritti speciali o esclusivi si traducano in rendite tipiche delle gestioni monopolistiche. La seconda fase della regolazione, in questo caso, è ravvisabile nel contratto di servizio. Si è rilevato che il contratto di servizio regola direttamente i rapporti fra ente e soggetto erogatore, mentre gli utenti ne rimangono estranei. Esaminando i contenuti del contratto di servizio si sono riscontrati obblighi (di servizio) a carico del gestore che devono essere attuati nei contratti tra imprese e utenti, pertanto da questo punto di vista è affermato che il contratto assolve anche ad una funzione di tutela indiretta degli utenti. E’ emerso che il contratto di servizio consente all’ente locale di continuare il processo di trasformazione da soggetto erogatore del servizio a soggetto regolatore, programmatore e controllore dello stesso e si configura come lo strumento attraverso il quale l’ente promuove e verifica ab esterno l’economicità ed qualità del servizio.
Concorrenza, regolazione amministrativa e società di servizi pubblici
PERINI, ANTONELLA
2008
Abstract
Il tema della concorrenza e regolazione amministrativa rappresentano un punto di osservazione fondamentale per la comprensione delle vicende e dell’evoluzione dei servizi pubblici locali. Si evidenzia come modalità di gestione dei pubblici servizi siano apparse strettamente correlate al tipo di intervento dello Stato nell’economia: in particolare negli ultimi vent’anni i servizi pubblici locali sono transitati da una disciplina pubblicistica inspirata al principio della tipicità delle forme e da un accentuato intervento dei pubblici poteri nell’economia, ad un assetto che risultava diretto a realizzare la progressiva liberalizzazione. Fra le forme di intervento è stato possibile individuare un modello in cui i pubblici poteri si riservano direttamente la gestione dell’attività di servizio pubblico e all’estremo opposto un modello di regolazione in cui le autorità di governo predispongono un insieme di regole per disciplinare le condizioni di offerta, condizionando e controllando nel pubblico interesse lo svolgimento di un’attività aperta alla libera concorrenza. Si è dimostrato che fra l’uno e l’altro modello vi sono tecniche di regolazione pro-concorrenziali a cui i pubblici poteri ricorrono con il preciso scopo di (re)introdurre una certa dose di concorrenzialità nel mercato. Una di queste tecniche consiste nell’affidamento tramite gara del diritto di svolgere l’attività di servizio. La gara crea fittiziamente la concorrenza laddove ancora non è presente. Il vincitore deve in ogni caso essere regolato una seconda volta per evitare che diritti speciali o esclusivi si traducano in rendite tipiche delle gestioni monopolistiche. La seconda fase della regolazione, in questo caso, è ravvisabile nel contratto di servizio. Si è rilevato che il contratto di servizio regola direttamente i rapporti fra ente e soggetto erogatore, mentre gli utenti ne rimangono estranei. Esaminando i contenuti del contratto di servizio si sono riscontrati obblighi (di servizio) a carico del gestore che devono essere attuati nei contratti tra imprese e utenti, pertanto da questo punto di vista è affermato che il contratto assolve anche ad una funzione di tutela indiretta degli utenti. E’ emerso che il contratto di servizio consente all’ente locale di continuare il processo di trasformazione da soggetto erogatore del servizio a soggetto regolatore, programmatore e controllore dello stesso e si configura come lo strumento attraverso il quale l’ente promuove e verifica ab esterno l’economicità ed qualità del servizio.Pubblicazioni consigliate
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