La riflessione sugli interessi del Poliziano per la musica è rimasta a lungo circoscritta alla “Fabula di Orfeo” e alle sue fortune. Solo di recente Daniela Delcorno Branca e Giulio Cattin hanno prestato attenzione alle rime del poeta, mentre Fiorella Brancacci ha iniziato a indagare gli scritti teorici. In realtà, numerose indicazioni sulle preferenze musicali del poeta emergono dall’esplorazione dei testi poetici, le “Rime” in particolare, con riferimenti al canto, a musici e a cantori, ma anche con richiami a strumenti, teoria e prassi musicale. Il canto, con le sue implicazioni soggettive e sociali e i suoi effetti è presente anche nei “Rispetti”, nella “Nencia di Barberino”, nei “Miscellanea”. Molti aspetti della musica popolare sono presenti nei “Rispetti continuati”, soprattutto nel binomio amore-musica che ritorna frequentemente nelle “Canzoni a ballo”. Nelle “Sylvae”, ince, si incontra un vero e proprio repertorio organologico. Dagli esempi discussi nel saggio, che rappresentano un primo sondaggio non esaustivo, risulta in maniera abbastanza esplicita che tutti questi interessi musicali del Poliziano mirano a fondere le immagini desunte dall’erudizione classicista e dalla tradizione lirica cortese con forme poetico-musicali proprie del suo tempo: il canto accompagnato, il virtuosismo solistico, lo stile omofonico e le espressioni dei generi popolari.

Appunti sulle preferenze musicali di Angelo Poliziano

LOVATO, ANTONIO
1997

Abstract

La riflessione sugli interessi del Poliziano per la musica è rimasta a lungo circoscritta alla “Fabula di Orfeo” e alle sue fortune. Solo di recente Daniela Delcorno Branca e Giulio Cattin hanno prestato attenzione alle rime del poeta, mentre Fiorella Brancacci ha iniziato a indagare gli scritti teorici. In realtà, numerose indicazioni sulle preferenze musicali del poeta emergono dall’esplorazione dei testi poetici, le “Rime” in particolare, con riferimenti al canto, a musici e a cantori, ma anche con richiami a strumenti, teoria e prassi musicale. Il canto, con le sue implicazioni soggettive e sociali e i suoi effetti è presente anche nei “Rispetti”, nella “Nencia di Barberino”, nei “Miscellanea”. Molti aspetti della musica popolare sono presenti nei “Rispetti continuati”, soprattutto nel binomio amore-musica che ritorna frequentemente nelle “Canzoni a ballo”. Nelle “Sylvae”, ince, si incontra un vero e proprio repertorio organologico. Dagli esempi discussi nel saggio, che rappresentano un primo sondaggio non esaustivo, risulta in maniera abbastanza esplicita che tutti questi interessi musicali del Poliziano mirano a fondere le immagini desunte dall’erudizione classicista e dalla tradizione lirica cortese con forme poetico-musicali proprie del suo tempo: il canto accompagnato, il virtuosismo solistico, lo stile omofonico e le espressioni dei generi popolari.
1997
Poliziano nel suo tempo, a cura di L. Secchi Tarugi
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