Tra le numerose e prestigiose testimonianze di musica d’arte, il fondo musicale dell’Archivio Capitolare di San Marco a Venezia conserva alcuni manoscritti del sec. XIX (E 1, 4-6) che rivelano l’esistenza di una pratica corale molto diversa da quella della grande polifonia e della musica concertata. Si tratta di testimoni cartacei che contengono un repertorio in canto fratto, polifonie semplici e falsobordoni, in parte opera del maestro di coro Domenico Crosara, di Pietro Bellemo, Barnaba Ferrari, Giovanni Battista Linzi, Ignazio Zorzetto e Romano Scompari, e che era destinato alle celebrazioni liturgiche che non prevedevano la presenza della cappella musicale. Attraverso l’analisi di esempi significativi, vengono evidenziate le caratteristiche che contraddistinguono questi repertori sul piano formale, melodico e polifonico, e che lo mettono in relazione con le testimonianze presenti in altri contesti, confermando la presenza diffusa di una musica liturgica e devozionale “povera e popolare” che conviveva al fianco dei repertori colti.
Canto fratto e canto binatim nella tradizione liturgica di S. Marco
LOVATO, ANTONIO
1998
Abstract
Tra le numerose e prestigiose testimonianze di musica d’arte, il fondo musicale dell’Archivio Capitolare di San Marco a Venezia conserva alcuni manoscritti del sec. XIX (E 1, 4-6) che rivelano l’esistenza di una pratica corale molto diversa da quella della grande polifonia e della musica concertata. Si tratta di testimoni cartacei che contengono un repertorio in canto fratto, polifonie semplici e falsobordoni, in parte opera del maestro di coro Domenico Crosara, di Pietro Bellemo, Barnaba Ferrari, Giovanni Battista Linzi, Ignazio Zorzetto e Romano Scompari, e che era destinato alle celebrazioni liturgiche che non prevedevano la presenza della cappella musicale. Attraverso l’analisi di esempi significativi, vengono evidenziate le caratteristiche che contraddistinguono questi repertori sul piano formale, melodico e polifonico, e che lo mettono in relazione con le testimonianze presenti in altri contesti, confermando la presenza diffusa di una musica liturgica e devozionale “povera e popolare” che conviveva al fianco dei repertori colti.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Canto fratto S. Marco.pdf
Accesso riservato
Tipologia:
Published (publisher's version)
Licenza:
Accesso privato - non pubblico
Dimensione
4.59 MB
Formato
Adobe PDF
|
4.59 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri Richiedi una copia |
Pubblicazioni consigliate
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.