SCOPI DELLA RICERCA. Il protocollo che definisce la prima presa di contatto con i pazienti del Servizio SAP-SCP comprende l’utilizzo della Scala SCL-90-R (Derogatis, 1983), una delle più note misure self-report in ambito psicopatologico. La SCL-90-R è stata validata in campo internazionale, mostrando buone caratteristiche di consistenza interna, stabilità test-retest e validità convergente, concorrente, discriminante e di costrutto. Mancano studi di validazione in ambito italiano. Lo scopo di questo lavoro è di fornire un primo contributo alla validazione della versione italiana della scala (consistenza interna e validità concorrente). Un ulteriore obiettivo è di analizzare la distribuzione dei punteggi delle scale che compongono la SCL-90-R in un campione di studenti universitari del secondo anno di Psicologia. Il fine è di evidenziare le principali problematiche psicopatologiche autoriferite dagli studenti di Psicologia, i quali rappresentano parte del potenziale bacino d’utenza del servizio SAP. CAMPIONE/MATERIALE. Ad un intero corso di studenti frequentanti il secondo anno di Psicologia, formato da 135 soggetti, è stata somministrata la scala SCL-90-R (Derogatis, 1983) insieme al Questionario D (QD), per la misurazione di disforia e manifestazioni depressive di rilievo subclinico, facente parte della batteria CBA 2.0 (Bertolotti et al., 1996). METODO. La consistenza interna dell’SCL-90-R è stata calcolata sull’insieme delle scale che compongono lo strumento, mentre la validità concorrente mettendo in relazione la scala di Depressione dell’SCL-90-R con il punteggio del QD. Il profilo complessivo della classe di studenti è stato analizzato sull’insieme dei punteggi dell’SCL-90-R, confrontando fra loro maschi vs. femmine e altri sottogruppi rilevanti. RISULTATI E CONCLUSIONI. Dalle prime analisi, ancora in corso, è risultato che l’SCL-90-R presenta caratteristiche psicometriche adeguate all’utilizzo in ambito italiano.
Aspetti di validazione della scala SCL-90-R
CALVO, VINCENZO;
2004
Abstract
SCOPI DELLA RICERCA. Il protocollo che definisce la prima presa di contatto con i pazienti del Servizio SAP-SCP comprende l’utilizzo della Scala SCL-90-R (Derogatis, 1983), una delle più note misure self-report in ambito psicopatologico. La SCL-90-R è stata validata in campo internazionale, mostrando buone caratteristiche di consistenza interna, stabilità test-retest e validità convergente, concorrente, discriminante e di costrutto. Mancano studi di validazione in ambito italiano. Lo scopo di questo lavoro è di fornire un primo contributo alla validazione della versione italiana della scala (consistenza interna e validità concorrente). Un ulteriore obiettivo è di analizzare la distribuzione dei punteggi delle scale che compongono la SCL-90-R in un campione di studenti universitari del secondo anno di Psicologia. Il fine è di evidenziare le principali problematiche psicopatologiche autoriferite dagli studenti di Psicologia, i quali rappresentano parte del potenziale bacino d’utenza del servizio SAP. CAMPIONE/MATERIALE. Ad un intero corso di studenti frequentanti il secondo anno di Psicologia, formato da 135 soggetti, è stata somministrata la scala SCL-90-R (Derogatis, 1983) insieme al Questionario D (QD), per la misurazione di disforia e manifestazioni depressive di rilievo subclinico, facente parte della batteria CBA 2.0 (Bertolotti et al., 1996). METODO. La consistenza interna dell’SCL-90-R è stata calcolata sull’insieme delle scale che compongono lo strumento, mentre la validità concorrente mettendo in relazione la scala di Depressione dell’SCL-90-R con il punteggio del QD. Il profilo complessivo della classe di studenti è stato analizzato sull’insieme dei punteggi dell’SCL-90-R, confrontando fra loro maschi vs. femmine e altri sottogruppi rilevanti. RISULTATI E CONCLUSIONI. Dalle prime analisi, ancora in corso, è risultato che l’SCL-90-R presenta caratteristiche psicometriche adeguate all’utilizzo in ambito italiano.Pubblicazioni consigliate
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