Joaquín Xirau: el alma hispánica entre España y América

ABSTRACT ITALIANO All’interno di quel fenomeno di enorme portata politica e culturale che è stato l’esilio spagnolo del 1939 in America, spicca, tra le altre, la figura del catalano Joaquín Xirau, (Figueras, 1895-México, 1946), filosofo, pedagogo, professore e riformatore universitario. Nonostante la morte prematura, infatti, egli ha lasciato un corpus di scritti di notevole importanza e originalità. Partendo da studi di storia della filosofia e di pedagogia, egli arriva a trattare dei significati ultimi dell’esistenza e a cercare di definire l’anima ispanica e i suoi valori. Valori che, negati nella Spagna della guerra e della dittatura, troverà incarnati nella sua nuova patria, il Messico. Qui il filosofo riscopre la Spagna degli umanisti, di Vives, di Las Casas, di Sahagún, di Lullo e li studia come segno di attaccamento alla patria perduta, ma anche con un sentimento di appartenenza ad un unica patria ispanica, al di qua o al di là dell’Oceano. ENGLISH ABSTRACT In that phenomenon of huge political and social relevance which was the spanish exile of 1939 to America, one of the outstanding personalities is the figure of Joaquín Xirau, (Figueras, 1895-México, 1946), catalan philosopher, pedagogue, university professor and reformer. In fact, in spite of his early death, he left a corpus of original and important writings. Strarting from studies of History of Philosophy an Pedagogy, he gets to deal with the ultimate meanings of existence and to try to define the hispanic soul and its values. Those values that Spain is denying with war and dictatorship, he will find embodied in his new land, Mexico. Here the phiosopher rediscovers the spirit of spanish humanists: Vives, Las Casas, Sahagún, Lull and he studies them as a sign of attachment to his lost country, but also with a feeling of belonging to a unique hispanic country, both in one side of the ocean and the other.