Le imprese sociali sono un fenomeno che, seppure di significativa diffusione, risulta essere ancora parzialmente analizzato dal mondo accademico. La modalità di creazione del valore adottata da un’impresa è tipicamente descritta nella letteratura manageriale attraverso il concetto di modello di business (Magretta 2002). Sulla base della definizione di modello di business data da Hamel in termini di quattro pilastri: strategia, interfaccia coi clienti, set di risorse strategiche e network di appoggio per la creazione di valore (Hamel 2000), è possibile analizzare un modello di business e discuterne i risvolti e soprattutto gli elementi di sviluppo. In particolare, la recente letteratura in ambito strategico ha messo in luce il ruolo della coerenza (fit) tra le attività svolte dall’azienda e l’ambiente esterno nella stabilità e nella possibilità di crescita del modello di business e nella determinazione del vantaggio competitivo dell’impresa stessa. In particolare, è la capacità dell’impresa di creare sistemi di complementarietà tra i propri elementi interni, e tra di essi e il proprio ambiente competitivo che siano contestuali gli uni rispetto agli altri (interdipendenti) e specifici rispetto alla strategia dell’impresa, piuttosto che genericamente adottabili da altre imprese nel settore, a determinarne la capacità di successo e di innovazione e co-evoluzione con il sistema esterno (Porter, Siggelkow 2004). La caratteristica delle imprese sociali di essere volte alla creazione di valore non solo economico ma anche sociale, tuttavia, richiede per l’analisi dei loro fattori di successo l’adozione di un framework che consideri tale peculiarità. Il valore sociale, che si esplica in congiunzione con un sistema per definizione allargato rispetto all’impresa, quello sociale, viene creato quindi non solo e non tanto dall’impresa in modo autonomo e autoreferenziale, ma in relazione ad una rete di attori facenti parte di un sistema esterno. Assume pertanto particolare rilievo nel modello di business dell’impresa sociale la sua capacità di creare un sistema di creazione del valore che incorpori le istanze degli attori dell’ambiente esterno, ovvero quella parte del modello di business che Hamel definisce value network (Hamel, 2000). Il concetto di rete del valore è stato recentemente proposto in vari campi di ricerca, in termini di potenziale per la creazione di vantaggio competitivo (Stabell, Fjeldstadt 1998), o di valore aggiunto e coesione di un sistema strategico (Brandenburger e Nalebuff, 1996; Winther 2001; Zott e Amit, 2002), come un mezzo per il raggiungimento di obiettivi collettivi (Todeva e Knoke, 2002), o per il trattamento delle esternalità (Economides, 1996). Le reti del valore possono essere definite in più modi. Questo lavoro si è posto l’obiettivo di analizzare, mediante lo studio del caso del Consorzio In Concerto di Castelfranco Veneto (TV), come le imprese sociali ad esso afferenti siano in grado di svilupparsi mediante un modello di business basato sulla creazione di reti di valore, quest’ultimo inteso nella doppia accezione di sociale ed economico. Le imprese del consorzio sono cooperative sociali di tipo A e B (come definito dal d.lgs. 381/1991), finalizzate alla creazione di valore sociale in termini di assistenza sociale e di integrazione lavorativa di persone svantaggiate, in particolare di soggetti con problemi di salute mentale. Applicando lo schema di riferimento della value net per l’analisi della dinamica strategica di un’organizzazione, lo studio ha illustrato come In Concerto si sia sviluppato in termini di: • un sistema strategico composito che ricomprende i target sociali attraverso tanto la riabilitazione quanto l’integrazione; • una relazione stretta con il sistema pubblico nell’ambito sia dei servizi sociali che di quelli sanitari, attraverso la creazione di un sentiero di riabilitazione protetto per i pazienti che soffrono di malattie mentali, portando a una riduzione dei costi sociosanitari e a migliori standard nell’assistenza sanitaria; • un crescente set di cooperative sociali autoderivate che rinforzano la missione dell’integrazione lavorativa e allo stesso tempo competono nel sistema for-profit, generando valore economico per incrementare i finanziamenti per il consorzio; • un set di imprese for-profit e di iniziative variamente coinvolte col consorzio (joint ventures, acquisizioni, etc.) volte a incrementare la produttività e l’integrazione lavorativa, oltre che i ritorni economici per il consorzio. Un altro aspetto interessante del progetto è senza dubbio il suo tendere costantemente all’autonomia e all’autosostenibilità economica: all’essere impresa a tutto campo, e non soggetto di fatto dipendente da commesse erogate dalla Pubblica Amministrazione come purtroppo spesso accade nella realtà delle imprese sociali (Mancino e Thomas, 2005). Il successo sociale ed economico del caso illustra una possibile modalità di lavoro per le imprese sociali italiane, un percorso di sviluppo graduale ma pianificato sulla base delle proprie risorse strategiche, e che vede nella creazione di una rete del valore che incorpori nel proprio modello di business le istanze sociali ed economiche dei partner la chiave di successo del proprio sviluppo.
Building value networks for social entrepreneurship success: the In Concerto case
BONEL, ELENA;
2007
Abstract
Le imprese sociali sono un fenomeno che, seppure di significativa diffusione, risulta essere ancora parzialmente analizzato dal mondo accademico. La modalità di creazione del valore adottata da un’impresa è tipicamente descritta nella letteratura manageriale attraverso il concetto di modello di business (Magretta 2002). Sulla base della definizione di modello di business data da Hamel in termini di quattro pilastri: strategia, interfaccia coi clienti, set di risorse strategiche e network di appoggio per la creazione di valore (Hamel 2000), è possibile analizzare un modello di business e discuterne i risvolti e soprattutto gli elementi di sviluppo. In particolare, la recente letteratura in ambito strategico ha messo in luce il ruolo della coerenza (fit) tra le attività svolte dall’azienda e l’ambiente esterno nella stabilità e nella possibilità di crescita del modello di business e nella determinazione del vantaggio competitivo dell’impresa stessa. In particolare, è la capacità dell’impresa di creare sistemi di complementarietà tra i propri elementi interni, e tra di essi e il proprio ambiente competitivo che siano contestuali gli uni rispetto agli altri (interdipendenti) e specifici rispetto alla strategia dell’impresa, piuttosto che genericamente adottabili da altre imprese nel settore, a determinarne la capacità di successo e di innovazione e co-evoluzione con il sistema esterno (Porter, Siggelkow 2004). La caratteristica delle imprese sociali di essere volte alla creazione di valore non solo economico ma anche sociale, tuttavia, richiede per l’analisi dei loro fattori di successo l’adozione di un framework che consideri tale peculiarità. Il valore sociale, che si esplica in congiunzione con un sistema per definizione allargato rispetto all’impresa, quello sociale, viene creato quindi non solo e non tanto dall’impresa in modo autonomo e autoreferenziale, ma in relazione ad una rete di attori facenti parte di un sistema esterno. Assume pertanto particolare rilievo nel modello di business dell’impresa sociale la sua capacità di creare un sistema di creazione del valore che incorpori le istanze degli attori dell’ambiente esterno, ovvero quella parte del modello di business che Hamel definisce value network (Hamel, 2000). Il concetto di rete del valore è stato recentemente proposto in vari campi di ricerca, in termini di potenziale per la creazione di vantaggio competitivo (Stabell, Fjeldstadt 1998), o di valore aggiunto e coesione di un sistema strategico (Brandenburger e Nalebuff, 1996; Winther 2001; Zott e Amit, 2002), come un mezzo per il raggiungimento di obiettivi collettivi (Todeva e Knoke, 2002), o per il trattamento delle esternalità (Economides, 1996). Le reti del valore possono essere definite in più modi. Questo lavoro si è posto l’obiettivo di analizzare, mediante lo studio del caso del Consorzio In Concerto di Castelfranco Veneto (TV), come le imprese sociali ad esso afferenti siano in grado di svilupparsi mediante un modello di business basato sulla creazione di reti di valore, quest’ultimo inteso nella doppia accezione di sociale ed economico. Le imprese del consorzio sono cooperative sociali di tipo A e B (come definito dal d.lgs. 381/1991), finalizzate alla creazione di valore sociale in termini di assistenza sociale e di integrazione lavorativa di persone svantaggiate, in particolare di soggetti con problemi di salute mentale. Applicando lo schema di riferimento della value net per l’analisi della dinamica strategica di un’organizzazione, lo studio ha illustrato come In Concerto si sia sviluppato in termini di: • un sistema strategico composito che ricomprende i target sociali attraverso tanto la riabilitazione quanto l’integrazione; • una relazione stretta con il sistema pubblico nell’ambito sia dei servizi sociali che di quelli sanitari, attraverso la creazione di un sentiero di riabilitazione protetto per i pazienti che soffrono di malattie mentali, portando a una riduzione dei costi sociosanitari e a migliori standard nell’assistenza sanitaria; • un crescente set di cooperative sociali autoderivate che rinforzano la missione dell’integrazione lavorativa e allo stesso tempo competono nel sistema for-profit, generando valore economico per incrementare i finanziamenti per il consorzio; • un set di imprese for-profit e di iniziative variamente coinvolte col consorzio (joint ventures, acquisizioni, etc.) volte a incrementare la produttività e l’integrazione lavorativa, oltre che i ritorni economici per il consorzio. Un altro aspetto interessante del progetto è senza dubbio il suo tendere costantemente all’autonomia e all’autosostenibilità economica: all’essere impresa a tutto campo, e non soggetto di fatto dipendente da commesse erogate dalla Pubblica Amministrazione come purtroppo spesso accade nella realtà delle imprese sociali (Mancino e Thomas, 2005). Il successo sociale ed economico del caso illustra una possibile modalità di lavoro per le imprese sociali italiane, un percorso di sviluppo graduale ma pianificato sulla base delle proprie risorse strategiche, e che vede nella creazione di una rete del valore che incorpori nel proprio modello di business le istanze sociali ed economiche dei partner la chiave di successo del proprio sviluppo.Pubblicazioni consigliate
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