Gli effetti dell’agopuntura dipendono dal funzionamento del SNC e i punti utilizzati rappresentano verosimilmente zone dove la stimolazione manuale od elettrica è più efficace nell’attivare specifiche vie neuronali. Recenti evidenze suggeriscono che la manipolazione dell’ago, oltre a stimolare direttamente meccanocettori e nocicettori, produce una deformazione meccanica del tessuto connettivo. L’informazione relativa a tale alterazione è trasmessa alle cellule residenti attraverso i complessi di adesione che creano un ponte molecolare tra matrice extracellulare e citoscheletro. La risposta di tali cellule comporta il rilascio di sostanze, come citochine e fattori di crescita, che contribuiscono alla modificazione persistente dell’ambiente dove terminano le fibre nervose con possibile neuromodulazione. L’agopuntura può modificare l’espressione del fattore di trascrizione c-Fos a livello neuronale: esiste una ricca letteratura riguardo la riduzione dell’espressione di c-Fos, operata dall’agopuntura, nei neuroni nocicettivi del midollo spinale, nei quali una stimolazione dolorosa abbia prodotto la sintesi di questo fattore. Poiché c-Fos controlla l’espressione di proteine coinvolte nella produzione di neurotrasmettitori, nella costituzione di recettori, di canali ionici, di strutture citoscheletriche e nella rigenerazione neuronale si può ragionevolmente ipotizzare che uno stimolo agopunturale adeguato possa avere effetti persistenti sui meccanismi molecolari basilari del dolore.

Agopuntura ed espressione genica

ROVERI, ANTONELLA
2007

Abstract

Gli effetti dell’agopuntura dipendono dal funzionamento del SNC e i punti utilizzati rappresentano verosimilmente zone dove la stimolazione manuale od elettrica è più efficace nell’attivare specifiche vie neuronali. Recenti evidenze suggeriscono che la manipolazione dell’ago, oltre a stimolare direttamente meccanocettori e nocicettori, produce una deformazione meccanica del tessuto connettivo. L’informazione relativa a tale alterazione è trasmessa alle cellule residenti attraverso i complessi di adesione che creano un ponte molecolare tra matrice extracellulare e citoscheletro. La risposta di tali cellule comporta il rilascio di sostanze, come citochine e fattori di crescita, che contribuiscono alla modificazione persistente dell’ambiente dove terminano le fibre nervose con possibile neuromodulazione. L’agopuntura può modificare l’espressione del fattore di trascrizione c-Fos a livello neuronale: esiste una ricca letteratura riguardo la riduzione dell’espressione di c-Fos, operata dall’agopuntura, nei neuroni nocicettivi del midollo spinale, nei quali una stimolazione dolorosa abbia prodotto la sintesi di questo fattore. Poiché c-Fos controlla l’espressione di proteine coinvolte nella produzione di neurotrasmettitori, nella costituzione di recettori, di canali ionici, di strutture citoscheletriche e nella rigenerazione neuronale si può ragionevolmente ipotizzare che uno stimolo agopunturale adeguato possa avere effetti persistenti sui meccanismi molecolari basilari del dolore.
2007
30^ Congresso Nazionale AISD (Associazione Italiana per lo Studio del Dolore)
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.
Pubblicazioni consigliate

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11577/1780830
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
  • OpenAlex ND
social impact