Il contenimento di qualsiasi forma di inquinamento in generale, e del rumore nello specifico, può essere perseguito raggiungendo i migliori risultati, sia in termini di efficacia tecnica dell’intervento adottato che in termini di costi sostenuti per conseguire un determinato obiettivo, qualora opportune azioni siano prese in considerazione in fase preventiva, piuttosto che limitandosi ad adottare azioni di risanamento e di controllo del rumore in fase esecutiva e/o di esercizio. La valutazione previsionale di clima acustico per gli insediamenti residenziali si configura, pertanto, come uno strumento di grande utilità per la valutazione della documentazione da parte dell’Autorità preposta al rilascio del permesso di costruire e per l’individuazione di aree compatibili all’inserimento di edifici residenziali, soprattutto considerando che questi ultimi, a differenza di scuole, ospedali, parchi, non hanno a riferimento una specifica classe acustica del territorio e, quindi, sono soggetti a differenti valori limite per la rumorosità ammissibile. Affinché la valutazione previsionale di clima acustico per gli insediamenti residenziali si configuri come uno strumento concreto in grado di rispondere adeguatamente alle questioni sopra riportate, è necessario che essa sia redatta secondo criteri e metodiche operative largamente condivise e idonee ad una opportuna descrizione quantitativa della rumorosità dell’area territoriale considerata. In questo lavoro si cercherà di tracciare i suddetti criteri e le metodiche operative evidenziando, attraverso un’analisi critica del panorama legislativo di settore e alla luce di difficoltà incontrate sul campo nel corso di esperienze concrete maturate nella stesura di valutazioni previsionali di clima acustico per gli insediamenti residenziali, le contraddizioni della normativa nazionale specifica nonché le questioni e le domande a cui i suddetti disposti normativi non hanno fornito risposta. Saranno, altresì, evidenziate le risposte fornite ad alcuni dei suddetti quesiti dalle normative regionali di attuazione della Legge 447/95.
Clima acustico per gli insediamenti residenziali
DI BELLA, ANTONINO;
2007
Abstract
Il contenimento di qualsiasi forma di inquinamento in generale, e del rumore nello specifico, può essere perseguito raggiungendo i migliori risultati, sia in termini di efficacia tecnica dell’intervento adottato che in termini di costi sostenuti per conseguire un determinato obiettivo, qualora opportune azioni siano prese in considerazione in fase preventiva, piuttosto che limitandosi ad adottare azioni di risanamento e di controllo del rumore in fase esecutiva e/o di esercizio. La valutazione previsionale di clima acustico per gli insediamenti residenziali si configura, pertanto, come uno strumento di grande utilità per la valutazione della documentazione da parte dell’Autorità preposta al rilascio del permesso di costruire e per l’individuazione di aree compatibili all’inserimento di edifici residenziali, soprattutto considerando che questi ultimi, a differenza di scuole, ospedali, parchi, non hanno a riferimento una specifica classe acustica del territorio e, quindi, sono soggetti a differenti valori limite per la rumorosità ammissibile. Affinché la valutazione previsionale di clima acustico per gli insediamenti residenziali si configuri come uno strumento concreto in grado di rispondere adeguatamente alle questioni sopra riportate, è necessario che essa sia redatta secondo criteri e metodiche operative largamente condivise e idonee ad una opportuna descrizione quantitativa della rumorosità dell’area territoriale considerata. In questo lavoro si cercherà di tracciare i suddetti criteri e le metodiche operative evidenziando, attraverso un’analisi critica del panorama legislativo di settore e alla luce di difficoltà incontrate sul campo nel corso di esperienze concrete maturate nella stesura di valutazioni previsionali di clima acustico per gli insediamenti residenziali, le contraddizioni della normativa nazionale specifica nonché le questioni e le domande a cui i suddetti disposti normativi non hanno fornito risposta. Saranno, altresì, evidenziate le risposte fornite ad alcuni dei suddetti quesiti dalle normative regionali di attuazione della Legge 447/95.Pubblicazioni consigliate
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