Queste note riflettono sul fondamentale bisogno-desiderio umano, proiettato oggi sullo scenario mondiale, di convivenza pacifica e democratica: traguardo prioritario che richiede la capacità di correlazione dialettica tra “il particolare” (la libera coesistenza di molteplici visioni del mondo) e “l’universale” (la sensibilità comune attorno a un nucleo etico condivisibile), alla ricerca della guardiniana “unità in tensione” fra “opposti polari”. Nel testo ci si sofferma sul ragguardevole tentativo di integrazione tra la “specifica umanità” e la “comune umanità” rappresentato dalla Dichiarazione universale del 1948, punto d’avvio di una feconda stagione a livello internazionale contrassegnata però, come tutto ciò che attiene all’umano, da conquiste e disillusioni. Si esprime quindi la fiducia che, sebbene oggetto di più o meno fondate letture critiche da intendersi pur sempre come occasioni di approfondimento, il corpus dei diritti umani continui a costituire un ethos minimo comune non negoziabile; ad essi occorre educare bambini e adolescenti accompagnandoli nell’acquisizione di dati cognitivi e insieme nell’assunzione di ruoli attivi in modo che possano apprendere “l’arte del convivere” come cittadini del proprio paese e del mondo.

Convivere in pace e democrazia: lo snodo dell'educazione ai diritti umani

TOFFANO, EMANUELA
2007

Abstract

Queste note riflettono sul fondamentale bisogno-desiderio umano, proiettato oggi sullo scenario mondiale, di convivenza pacifica e democratica: traguardo prioritario che richiede la capacità di correlazione dialettica tra “il particolare” (la libera coesistenza di molteplici visioni del mondo) e “l’universale” (la sensibilità comune attorno a un nucleo etico condivisibile), alla ricerca della guardiniana “unità in tensione” fra “opposti polari”. Nel testo ci si sofferma sul ragguardevole tentativo di integrazione tra la “specifica umanità” e la “comune umanità” rappresentato dalla Dichiarazione universale del 1948, punto d’avvio di una feconda stagione a livello internazionale contrassegnata però, come tutto ciò che attiene all’umano, da conquiste e disillusioni. Si esprime quindi la fiducia che, sebbene oggetto di più o meno fondate letture critiche da intendersi pur sempre come occasioni di approfondimento, il corpus dei diritti umani continui a costituire un ethos minimo comune non negoziabile; ad essi occorre educare bambini e adolescenti accompagnandoli nell’acquisizione di dati cognitivi e insieme nell’assunzione di ruoli attivi in modo che possano apprendere “l’arte del convivere” come cittadini del proprio paese e del mondo.
2007
Convivenza civile e nuovo impegno pedagogico
9788835021469
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.
Pubblicazioni consigliate

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11577/1778643
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
  • OpenAlex ND
social impact