Ricerca operativa e sanità

Quando si parla di sanità, tutti hanno una propria idea in proposito, legata magari ad esperienze personali o familiari, quando non addirittura professionali, come è il caso di medici ed infermieri. Viceversa pochi sono coloro che sanno cosa sia la Ricerca Operativa (che d’ora in poi indicheremo per brevità con RO). In effetti non è facile spiegare cosa sia la RO. Nel sito dell’AIRO (www.airo.org), cioè l’associazione italiana di RO, si può leggere quanto segue: La Ricerca Operativa, indicata a livello internazionale come Operations Research o Management Science, è la disciplina che concerne l'utilizzazione del metodo scientifico nei processi decisionali. Il termine Ricerca Operativa fu coniato nel 1938 da scienziati inglesi impegnati nella valutazione di situazioni e decisioni di tipo militare. Siamo alle soglie della seconda guerra mondiale. Seguì un periodo dal 1945 alla metà degli anni '70 (noto come il periodo d'oro della RO) dove l'uso di nuove metodologie di analisi e di decisione si espanse rapidamente ed in profondità nelle industrie e nella pubblica amministrazione (soprattutto nei paesi anglosassoni, ma anche in Italia). Viviamo in un contesto di elevata complessità e incertezza ed in rapida evoluzione, dove la necessità di capire e gestire, cioè di trovare ed implementare soluzioni più efficaci, diventa di importanza strategica. La RO usa metodi quantitativi d'avanguardia, modelli, simulazione ed altre tecniche analitiche per esaminare le assunzioni, facilitare la comprensione dei problemi e decidere le operazioni da adottare. La RO è un "gioco di squadra": uno sforzo congiunto di competenze diverse ed uno dei più fulgidi esempi di approccio multidisciplinare ai problemi.