Il saggio intende sottoporre a revisione crittica la teoria tradizionale in tema di divisione ereditaria. A tal fine, esso procede a verificarne i tradizionali indici di riconoscimento del fenomeno (lo scioglimento della comuninone e l’apporzionamento proporzionale), giungendo a negare la rilevanza del primo e a circoscrivere l’esatto contenuto tecnico del secondo. Si chiarisce così che la divisione ereditaria (contraddistinta dal presupposto minimo indefettibile della “coeredità”, piuttosto che della comunione) può essere ripensata come categoria funzionale, capace di caratterizzare fenomeni strutturalmente diversi: il cui fondamento viene individuato (già sul piano generale delle costruzioni sistematiche) nella categoria concettuale della funzione distributiva, configurata come indice minimo costante di riconoscimento dei fenomeni ascrivibili al genus divisione ampiamente inteso. Tali conclusioni consentono di ricondurre a razionalità istituti tradizionali, non compatibili con le assunzioni classiche, come la divisione del testatore o la collazione, e a estendere l’inquadramento a figure nuove, come il patto di famiglia.

Comunione e apporzionamento nella divisione ereditaria (per una revisione critica della teoria della divisione)

AMADIO, GIUSEPPE
2007

Abstract

Il saggio intende sottoporre a revisione crittica la teoria tradizionale in tema di divisione ereditaria. A tal fine, esso procede a verificarne i tradizionali indici di riconoscimento del fenomeno (lo scioglimento della comuninone e l’apporzionamento proporzionale), giungendo a negare la rilevanza del primo e a circoscrivere l’esatto contenuto tecnico del secondo. Si chiarisce così che la divisione ereditaria (contraddistinta dal presupposto minimo indefettibile della “coeredità”, piuttosto che della comunione) può essere ripensata come categoria funzionale, capace di caratterizzare fenomeni strutturalmente diversi: il cui fondamento viene individuato (già sul piano generale delle costruzioni sistematiche) nella categoria concettuale della funzione distributiva, configurata come indice minimo costante di riconoscimento dei fenomeni ascrivibili al genus divisione ampiamente inteso. Tali conclusioni consentono di ricondurre a razionalità istituti tradizionali, non compatibili con le assunzioni classiche, come la divisione del testatore o la collazione, e a estendere l’inquadramento a figure nuove, come il patto di famiglia.
2007
Tradizione e modernità  nel diritto successorio
9788813272289
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