Lo scopo principale di questo capitolo è stato di presentare uno strumento italiano per la valutazione diretta del primo sviluppo linguistico: il Test del Primo Linguaggio (TPL, Axia, 1995). Dopo aver illustrato le ragioni che hanno portato alla costruzione di tale strumento sono stati definiti gli assunti teorici di base, derivati dalla letteratura sullo sviluppo del linguaggio, su cui si fonda: lo sviluppo del linguaggio ha una sequenza tipica; la genesi del linguaggio è radicata nel contesto interattivo; il linguaggio nasce legato al contesto (pragmatica), poi si espande semanticamente (vocabolario) e infine si organizza strutturalmente (sintassi); comprensione e produzione dei linguaggio si sviluppano a velocità diverse ed è meglio per questo motivo valutarli separatamente; le differenze individuali nello sviluppo del linguaggio sono molto marcate. Il TPL si compone di tre scale, ciascuna delle quali ha lo scopo di indagare un aspetto specifico del linguaggio: la scala A valuta lo sviluppo comunicativo e pragmatico; la scala B valuta lo sviluppo del vocabolario; la scala C valuta il primo sviluppo della sintassi. Ognuna di queste tre scale è a sua volta costituta da due serie di prove: una parte valuta la comprensione del linguaggio e l’altra parte valuta la produzione. Le tre scale vengono spiegate, prendendone in esame le caratteristiche, le modalità di somministrazione e di scoring. Validità e affidabilità del TPL vengono discusse e evidenziando il fatto che tale strumento rappresenta un test che permette di valutare con una certa validità differenze anche sottili nel primo sviluppo linguistico e di indicare a livello sufficientemente analitico le eventuali aree problematiche. Vengono infine presentati i vantaggi (strumento rapido, adattabile a contesti diversi, facile da apprendere, articolato nella diagnosi basata su un’osservazione di tipo naturalistico) e i limiti (si basa su un campione relativamente limitato del linguaggio e richiede un grande dispendio di energia da parte del bambino) del TPL.
La valutazione diretta del linguaggio: il TPL
BONICHINI, SABRINA
2007
Abstract
Lo scopo principale di questo capitolo è stato di presentare uno strumento italiano per la valutazione diretta del primo sviluppo linguistico: il Test del Primo Linguaggio (TPL, Axia, 1995). Dopo aver illustrato le ragioni che hanno portato alla costruzione di tale strumento sono stati definiti gli assunti teorici di base, derivati dalla letteratura sullo sviluppo del linguaggio, su cui si fonda: lo sviluppo del linguaggio ha una sequenza tipica; la genesi del linguaggio è radicata nel contesto interattivo; il linguaggio nasce legato al contesto (pragmatica), poi si espande semanticamente (vocabolario) e infine si organizza strutturalmente (sintassi); comprensione e produzione dei linguaggio si sviluppano a velocità diverse ed è meglio per questo motivo valutarli separatamente; le differenze individuali nello sviluppo del linguaggio sono molto marcate. Il TPL si compone di tre scale, ciascuna delle quali ha lo scopo di indagare un aspetto specifico del linguaggio: la scala A valuta lo sviluppo comunicativo e pragmatico; la scala B valuta lo sviluppo del vocabolario; la scala C valuta il primo sviluppo della sintassi. Ognuna di queste tre scale è a sua volta costituta da due serie di prove: una parte valuta la comprensione del linguaggio e l’altra parte valuta la produzione. Le tre scale vengono spiegate, prendendone in esame le caratteristiche, le modalità di somministrazione e di scoring. Validità e affidabilità del TPL vengono discusse e evidenziando il fatto che tale strumento rappresenta un test che permette di valutare con una certa validità differenze anche sottili nel primo sviluppo linguistico e di indicare a livello sufficientemente analitico le eventuali aree problematiche. Vengono infine presentati i vantaggi (strumento rapido, adattabile a contesti diversi, facile da apprendere, articolato nella diagnosi basata su un’osservazione di tipo naturalistico) e i limiti (si basa su un campione relativamente limitato del linguaggio e richiede un grande dispendio di energia da parte del bambino) del TPL.Pubblicazioni consigliate
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.