La (dis)articolazione del mercato del lavoro dovuta alla pervasività delle innovazioni tecnologiche ha prodotto uno sfarinamento delle condizioni professionali e dei profili del lavoratori. E, di conseguenza, anche delle culture del lavoro ad esse collegate. Il passaggio dalla grande impresa fordista, a quella post-fordista, alle piccole e piccolissime imprese dei distretti industriali ha prodotto una diversificazione del lavoratore operaio. Se nella grande impresa colui che presta la propria manodopera si distingue nettamente (nella condizione e negli orientamenti) da chi possiede i mezzi di produzione, nelle realtà di piccola impresa ciò avviene molto di rado. Anzi, molto spesso avviene che chi è operaio possa, a sua volta nel tempo, diventare lavoratore autonomo, imprenditore. La riflessione sul lavoro operaio, sulla sua identità sociale e sulla cultura del lavoro, non ha saputo seguire le trasformazioni sociali ed economiche che sono rapidamente intervenute. Trasformazioni che li hanno coinvolti e travolti. Senza di questa capacità riflessiva, senza una rappresentazione adeguata, viene meno un elemento di identificazione sociale, di riconoscimento per gli stessi lavoratori e per chi cerca di osservarli.
Ventunesimo secolo, dov'è finita la classe operaia
MARINI, DANIELE
2007
Abstract
La (dis)articolazione del mercato del lavoro dovuta alla pervasività delle innovazioni tecnologiche ha prodotto uno sfarinamento delle condizioni professionali e dei profili del lavoratori. E, di conseguenza, anche delle culture del lavoro ad esse collegate. Il passaggio dalla grande impresa fordista, a quella post-fordista, alle piccole e piccolissime imprese dei distretti industriali ha prodotto una diversificazione del lavoratore operaio. Se nella grande impresa colui che presta la propria manodopera si distingue nettamente (nella condizione e negli orientamenti) da chi possiede i mezzi di produzione, nelle realtà di piccola impresa ciò avviene molto di rado. Anzi, molto spesso avviene che chi è operaio possa, a sua volta nel tempo, diventare lavoratore autonomo, imprenditore. La riflessione sul lavoro operaio, sulla sua identità sociale e sulla cultura del lavoro, non ha saputo seguire le trasformazioni sociali ed economiche che sono rapidamente intervenute. Trasformazioni che li hanno coinvolti e travolti. Senza di questa capacità riflessiva, senza una rappresentazione adeguata, viene meno un elemento di identificazione sociale, di riconoscimento per gli stessi lavoratori e per chi cerca di osservarli.Pubblicazioni consigliate
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