Se proprio del filosofo è il "pathos" di "thaumazein", come può esprimerlo il filosofare? Il saggio approfondisce la prospettiva di un filosofare "kata ton mython", argomentando come questa prospettiva implichi un profondo ripensamento delle radici del pensiero occidentale, costituite da un filosofare che si qualifica – al contrario - proprio come allegoresi che decostruisce il racconto mitico per svelarne l’anima concettuale nascosta dietro il corpo della parola narrata. Vengono ripercorse le tappe più significative del progressivo presentarsi della filosofia come allegoresi del mito in età antica (Platone, Aristotele, gli Stoici antichi, Filone di Alessandria e la Patristica alessandrina), per arrivare a concludere che, se il senso autentico del filosofare sta nella capacità di interrogarsi sull’esperienza del vivere umano in tutta la sua complessità per darne ragione, esso dovrà fare propria la prospettiva del platonico "eikos mythos", cioè di un pensiero umilmente consapevole dei suoi limiti e proprio per questo capace di dire la condizione umana nella sua fragile e multiforme autenticità.
Svelare l'anima. La filosofia come de-narrazione nel pensiero antico
CREPALDI, MARIA GRAZIA
2011
Abstract
Se proprio del filosofo è il "pathos" di "thaumazein", come può esprimerlo il filosofare? Il saggio approfondisce la prospettiva di un filosofare "kata ton mython", argomentando come questa prospettiva implichi un profondo ripensamento delle radici del pensiero occidentale, costituite da un filosofare che si qualifica – al contrario - proprio come allegoresi che decostruisce il racconto mitico per svelarne l’anima concettuale nascosta dietro il corpo della parola narrata. Vengono ripercorse le tappe più significative del progressivo presentarsi della filosofia come allegoresi del mito in età antica (Platone, Aristotele, gli Stoici antichi, Filone di Alessandria e la Patristica alessandrina), per arrivare a concludere che, se il senso autentico del filosofare sta nella capacità di interrogarsi sull’esperienza del vivere umano in tutta la sua complessità per darne ragione, esso dovrà fare propria la prospettiva del platonico "eikos mythos", cioè di un pensiero umilmente consapevole dei suoi limiti e proprio per questo capace di dire la condizione umana nella sua fragile e multiforme autenticità.Pubblicazioni consigliate
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