In questo capitolo si presenta lo studio del territorio come l’approccio che permette l’analisi dei fenomeni culturali secondo la prospettiva interculturale (Mantovani, 2004). Questa prospettiva consente, infatti, di studiare la cultura come una serie di processi continuamente condivisi, ma anche contestati e contestabili (Benhabib, 2002). Essa si pone in contrapposizione alla prospettiva multiculturale, che la vede invece secondo ciò che Benhabib (ibidem) definisce una sociologia riduzionista: la cultura sarebbe un sistema chiuso ed internamente coerente. Le due concezioni non sono neutre ma hanno delle implicazioni dal punto di vista delle politiche culturali (Ricca, 2008): la concezione multiculturale rischia di privilegiare le comunità rispetto alle persone, le quali spesso sono viste soltanto come elementi prototipici di una presupposta cultura di appartenenza. E’ quindi un modello per certi versi prescrittivo (ibidem) nei confronti degli attori sociali. La prospettiva interculturale permette invece di tenere conto sia degli aspetti culturali sia della agency individuale (Mantovani, 2004).
Dire è fare intercultura: discorsi politici e pratiche di intervento in una commissione di quartiere
COTTONE, PAOLO FRANCESCO
2011
Abstract
In questo capitolo si presenta lo studio del territorio come l’approccio che permette l’analisi dei fenomeni culturali secondo la prospettiva interculturale (Mantovani, 2004). Questa prospettiva consente, infatti, di studiare la cultura come una serie di processi continuamente condivisi, ma anche contestati e contestabili (Benhabib, 2002). Essa si pone in contrapposizione alla prospettiva multiculturale, che la vede invece secondo ciò che Benhabib (ibidem) definisce una sociologia riduzionista: la cultura sarebbe un sistema chiuso ed internamente coerente. Le due concezioni non sono neutre ma hanno delle implicazioni dal punto di vista delle politiche culturali (Ricca, 2008): la concezione multiculturale rischia di privilegiare le comunità rispetto alle persone, le quali spesso sono viste soltanto come elementi prototipici di una presupposta cultura di appartenenza. E’ quindi un modello per certi versi prescrittivo (ibidem) nei confronti degli attori sociali. La prospettiva interculturale permette invece di tenere conto sia degli aspetti culturali sia della agency individuale (Mantovani, 2004).Pubblicazioni consigliate
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