Nel corso del 1810 e del 1811 il Ministero dellla giustiza del Regno d'Italia napoleonico ordina alle corti d'appello sottoposte alla sua autorità di raccogliere e pubblicare una serie di sentenze civili e penali che potessero servire come esempio dei modi di applicazione delle leggi, dei nuovi Codici, e del rapporto fra questi e la normativa precedente (leggi locali, normativa austriaca). In questo saggio si cerca di misurare l'impatto della richiesta sulla corte d'appello veneziana, attraverso l'analisi delle scelte che i magistrati realizzarono e delle motivazioni che addussero, fra autotutela di corpo e deferenze, fra sospetto nei confronti dell'invasione del controllo amministrativo e necessità di legittimazione.
I "tiranni dei tribunali" e i "filosofi legislatori". Magistratura e politica in età napoleonica: il caso veneziano
VIGGIANO, ALFREDO
1997
Abstract
Nel corso del 1810 e del 1811 il Ministero dellla giustiza del Regno d'Italia napoleonico ordina alle corti d'appello sottoposte alla sua autorità di raccogliere e pubblicare una serie di sentenze civili e penali che potessero servire come esempio dei modi di applicazione delle leggi, dei nuovi Codici, e del rapporto fra questi e la normativa precedente (leggi locali, normativa austriaca). In questo saggio si cerca di misurare l'impatto della richiesta sulla corte d'appello veneziana, attraverso l'analisi delle scelte che i magistrati realizzarono e delle motivazioni che addussero, fra autotutela di corpo e deferenze, fra sospetto nei confronti dell'invasione del controllo amministrativo e necessità di legittimazione.Pubblicazioni consigliate
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